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35esimo anniversario della strage del Bar Sayonara

L’11 novembre segna il 35esimo anniversario della strage del Bar Sayonara, una tragedia che ha segnato profondamente la comunità di Ponticelli. Ancora oggi, a decenni di distanza, la memoria delle vittime resta viva, insieme alla volontà di non arrendersi. Anche alla luce dell’attuale situazione su ordine pubblico e sicurezza. Per onorare la memoria e sensibilizzare sul tema della giustizia e della lotta contro ogni forma di violenza, il presidio di Libera Ponticelli e le realtà aderenti hanno organizzato oltre 20 incontri e laboratori aperti a tutti, con particolare attenzione alle scuole, al centro polifunzionale Ciro Colonna e alla biblioteca Grazia Deledda.

Occasioni per avvicinare la cittadinanza, e soprattutto i giovani, a questa memoria storica. Il programma culminerà lunedì 11 novembre con il corteo che muoverà dalle 10 per le strade del quartiere dall’angolo tra viale Margherita e via Argine, per terminare alle 12 in piazzetta Egizio Sandomenico, davanti al monumento in memoria delle vittime della strage dell’11 novembre 1989 Gaetano De Cicco, Salvatore Benaglia, Domenico Guarracino e Gaetano Di Nocera.

Contestualmente sarà presentato anche il progetto Pro Memoria del collettivo LunAzione. Si tratta di cinque promemoria, post-it metallici installati nello spazio urbano che, tramite dei QR code, riportano le testimonianze dei parenti di queste vittime. Alle 17, presso la Casa del popolo di Ponticelli, è prevista la presentazione del podcast Sei Città realizzato da Storielibere nell’ambito del progetto Present 4 Future, finanziato da BPER con il supporto del Gruppo Abele.

“L’anniversario della strage del Bar Sayonara è un momento di riflessione e impegno, un richiamo forte a non dimenticare e a rinnovare ogni giorno il patto di legalità e di responsabilità civile. Libera invita tutta la cittadinanza a partecipare per dare un segno tangibile di solidarietà e vicinanza ai familiari delle vittime, affinché il ricordo si trasformi in un impulso concreto per un futuro più giusto e sicuro”. A dirlo i volontari del presidio di Libera Ponticelli.

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