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Acquisizione Sonrisa, al via revoca licenza e cessazione delle attività entro fine dicembre 2024

“In vista della completa acquisizione a patrimonio del Comune del complesso immobiliare denominato “Grand Hotel La Sonrisa”, in seguito al verdetto irrevocabile della sentenza emessa lo scorso febbraio dalla Corte di Cassazione, gli uffici comunali hanno comunicato alle società interessate l’avvio delle procedure per la revoca delle licenze che porteranno alla cessazione delle attività alberghiera e di ristorazione che avverrà entro fine dicembre 2024”. A dirlo è Ilaria Abagnale, sindaca di Sant’Antonio Abate.

“A seguito di un verbale, di un preciso atto di indirizzo della Giunta comunale agli uffici e dopo la recente interlocuzione con la Prefettura di Napoli – spiega Ilaria Abagnale – sono state avviate tutte le procedure in vista della completa acquisizione a patrimonio comunale del complesso immobiliare e dei terreni per oltre 40mila metri quadrati, già di proprietà del Comune di Sant’Antonio Abate in virtù di una sentenza passata in giudicato che sancisce la lottizzazione abusiva compiuta in quell’area, sentenza che ora l’Ente comunale sta eseguendo”.

Come accertato dagli uffici comunali “le aree lottizzate acquisite di diritto al patrimonio disponibile del Comune sono prive di conformità urbanistica, che è il presupposto per il rilascio ed il mantenimento delle autorizzazioni all’esercizio dell’attività commerciale”. Inoltre, “l’attività, pur esercitata in virtù di rilascio di regolare autorizzazione comunale, necessita, per l’intera sua durata di svolgimento, della perdurante regolarità sotto il profilo urbanistico-edilizio dei locali in cui essa viene espletata, con la conseguenza che, essendo stato accertato la sussistenza di abusi edilizi, è venuto meno il presupposto per il legittimo esercizio dell’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande”.

“Di conseguenza, come da atto di indirizzo della Giunta comunale – aggiunge la sindaca di Sant’Antonio Abate – gli uffici comunali hanno avviato il procedimento di revoca delle licenze. Entro 15 giorni, gli ex titolari del bene e attuali occupanti sine titulo avranno possibilità di presentare controdeduzioni. Successivamente, di concerto con Prefettura e Procura Generale di Napoli, sarà stabilito un cronoprogramma per le ulteriori fasi, al fine di arrivare in breve tempo alla completa acquisizione del bene a patrimonio comunale. Nel frattempo, sono in corso da settimane le riunioni di Consiglio comunale e Giunta per decidere insieme le sorti della struttura, negli interessi dell’Ente e di tutta la comunità abatese. Come accaduto finora – conclude Ilaria Abagnale – tali successive fasi saranno comunicate di volta in volta, sempre con la massima trasparenza”.

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