NAPOLI – Una domenica tra il sacro, il profano e lo squallido quella andata di scena ieri al Rione Conocal di Ponticelli, roccaforte del clan D’Amico, i fraulella.

La banda di musica, i vessilli e i bambini in marcia non per celebrare il santo patrono locale ma, bensì, per rendere omaggio a Vincenzo Costanzo, il 26enne ras del Conocal, ucciso lo scorso omaggio, durante i festeggiamenti per la vittoria del terzo scudetto del Napoli, in un agguato di camorra.

Come ha denunciato la giornalista Luciana Esposito, da anni in prima linea contro i clan che attanagliano la periferia orientale di Napoli, il bambino, che si vede nel filmato, che porta in gloria la foto del boss, sarebbe un nipote del Costanzo al quale sarebbe stata dedicata anche un’edicola votiva dove sarebbero stati inseriti tutti i volti dei fraulella uccisi.

 

“Ci siamo uniti alla denuncia di Luciana che ha segnalato la questione ai servizi sociali e alla Curia.”- dichiara il deputato dell’alleanza Verdi-sinistra Francesco Emilio Borrelli- “Inoltre abbiamo allertato il Prefetto affinché si intervenga per sedare questi eventi celebrativi della camorra ed in omaggio a boss e criminali. L’edicola votiva che sarebbe stata realizzata in omaggio al boss Costanza va individuata e smantellata. Lo Stato ripristini la legalità in questi territori e mandi via, una per volta per sempre, la presenza fisica e culturale della camorra.”

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