Stamattina Francesco Pio Valda ha reso una dichiarazione spontanea in cui chiede scusa alla famiglia di Francesco Pio Maimone e racconta di aver sparato due colpi ma solo per difendersi da un’aggressione, i colpi li ha sparati senza guardare e solo l’indomani ha appreso della morte del ragazzo che comunque lo rattrista molto. Lo dice a quasi due anni dell’omicidio e senza mai aver fatto trovare l’arma e probabilmente per assecondare una strategia difensiva.
“Valda – dichiara il deputato Avs Francesco Emilio Borrelli- era amico dell’assassino di Santo Romano ed entrambi erano legati al figlio del boss Aprea. Emanuel Aprea infatti è stato più volte arrestato e detenuto con l’accusa di porto illegale di arma comune da sparo e ricettazione. C’è una foto inquietante che riprende i tre soggetti ,che a quanto pare avevano un forte legame di amicizia e “fratellanza”, pubblicata sui social pochi giorni dopo l’uccisione di Francesco Pio Maimone proprio dal boss. Sembra una sorta di sostegno pubblico a Valda e a quello che ha fatto. Entrambi hanno avuto estrema facilità a procurarsi armi e hanno ucciso perché le loro scarpe firmate da centinaia di euro erano state sporcate. Tra l’altro in nessun caso è stato fatto il nome di chi ha fornito le armi a questi ragazzi. Eppure c’è un mercato impressionante. Serve il massimo della pena per entrambi per dare un minimo di giustizia alle famiglie delle vittime. Le scuse pubbliche servono a poco servono pene certe per fermare queste belve”.