NAPOLI – Restano gravi le condizioni di Alessio Bianco, 25 anni, il ragazzo ferito in un agguato ai Banchi Nuovi al basso ventre durante una sparatoria. Il ragazzo è attualmente in riaimazione in prognosi riservata al Vecchio Pellegrini.

Secondo le prime indagini svolte dalle forze dell’ordine, l’obiettivo del raid, forse, doveva essere Nunzio Saltalamacchia, 22 anni, nipote di Eduardo Saltalamacchia, boss dei Quartieri Spagnoli, ferito a una gamba, che si trovava con Bianco.

Sui social, la mamma del ragazzo con un video ha accusato la “TikToker” Rita De Crescenzo dell’agguato: “Sei stata tu, l’hai fatta grossa. Questo agguato a mio figlio è opera tua”.

La madre di Saltalamcchia fa riferimento a quanto accaduto il 19 giugno, al figlio minorenne della De Crescenzo che ha subìto un’aggressione mentre si trovava sul suo motorino in via della Maddalena nel Quartiere Stella. Il ragazzo sarebbe stato accerchiato da due extracomunitari, i quali, poi lo avrebbero aggredito e ferito con un oggetto appuntito all’altezza della mano.

Ma nonostante sia stato rimosso subito dopo dalla stessa donna, il video è divenuto virale ed è stato riposato dal deputato Francesco Emilio Borrelli.

La risposta di Rita De Crescenzo non si è fatta attendere “Non c’entro niente con questa storia. Quello che è successo a tuo figlio è grave, gravissimo quello che ha accaduto al pizzaiolo che sta lottando contro la morte, ma tutti sanno che io non c’entro. E che il movente è un altro. Non c’è alcun collegamento con il ferimento di mio figlio, che ho subito sfoderando una reazione diversa dalla tua”.

La De Crescenzo è andata subito dai Carabinieri a sporgere denuncia accusandola di diffamazione.

Sono arrivati a piedi da Via Santa Chiara ed hanno aperto il fuoco- otto colpi- su due ragazzi seduti su un masso di pietra davanti ad uno dei locali di zona. Questa è la versione dei commercianti, che hanno assistito alla scena, sulla sparatoria avvenuta al centro storico di Napoli in cui sono rimasti feriti, uno gravemente che è in pericolo di vita, un 22enne ed un 25enne.

Seppur le due vittime siano incensurate, la sparatoria potrebbe essere legata alle tensioni criminali che si stanno vivendo ai Quartieri Spagnoli. L’Ipotesi è avallata dal fatto che il 22enne ferito sarebbe nipote di un boss e figlio di “zia Rosetta”, al secolo Rosa Macor, vicina al clan di Pizzofalcone.


Proprio zia Rosetta attraverso i social, sui i quali poche ore dopo il raid si è scatenata una guerra a colpi di social tra le due fazioni coinvolte, ha giurato vendetta per l’agguato al figlio. Anche altri componenti dei Macor hanno utilizzato le piattaforme social per allontanare le accuse ed una di essi ha rivolto minacce al giornalista Pino Grazioli.


 Il deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che già nelle scorse ore ha denunciato la vicenda, è andato a portare la propria solidarietà ai commercianti del centro storico i quali hanno fornito agli inquirenti le immagini per ricostruire la dinamica dei fatti.


“I clan si scannano tra loro e mettono a ferro e fuoco la città. Stanotte anche a Secondigliano c’è stata una stesa dove sono stati esplosi numerosi colpi esplosi sotto l’abitazione di un boss. L’episodio del centro potrebbe essere legato alle faide di camorra, gli inquirenti stanno indagando.  La cosa più grave però, al di là delle dinamiche criminali, è che hanno sparato ad altezza d’uomo in una zona molto frequentata rischiando di colpire vittime innocenti. Gli esercenti da anni denunciano la gravità della situazione, il clima di terrore che si respira tra sparatorie, stese, raid e bombe. Eppure qui la presenza delle forze dell’ordine è come un fantasma. Invisibile, impalpabile e a sprazzi. Chiederò, ancora una volta, al Questore e al Prefetto di attivare un piano di sicurezza e reprimere il fenomeno criminale. Al Ministro, invece, rivolgerò un nuovo appello per far inviare nuovi agenti, come d’altronde era stato promesso da tempo. È Napoli o Fort Apache?”- queste le parole di Borrelli

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