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Buon compleanno Napoli!

Vesuvio

NAPOLI (Di Anna Calì) – Nel cuore del Golfo di Napoli, dove il mare canta melodie antiche e il Vesuvio veglia come un custode silente, la città si veste di festa per celebrare un altro anno della sua affascinante esistenza. Tra vicoli intrisi di storia e piazze vivaci come cuori pulsanti, Napoli si erge come un’anima antica avvolta nella magia dei secoli. Oggi, tra i richiami delle sirene e l’abbraccio delle tradizioni, la città degli amori impossibili compie gli anni, donando al mondo un’altra pagina del suo libro incantato. Buon compleanno Napoli!

Oggi sono 2498 anni che godiamo della bellezza della città di Napoli, del suo sole che spunta ogni mattina dietro al gigante buono, il Vesuvio, dei suoi tramonti, dell’odore del caffè che inebria le case dei napoletani, delle sfogliatelle che devono essere rigorosamente mangiate calde e della pizza a portafoglio mangiata nei vicoletti storici. Delle persone che passeggiano per via Roma, di chi riscopre le bellezze della città e se ne innamora come se fosse la prima volta. Dei turisti che affollano i Decumani ed estasiati ascoltano i brani che vengono cantati per strada.

Si narra che la città venne fondata in questo giorno del 475 avanti Cristo, grazie ai greci di Parthenope. Una data simbolica, in quanto non esistono fonti storiche certe che confermano effettivamente la nascita della città di Napoli. Gli antichi erano soliti edificare le loro città sempre in corrispondenza di importanti fenomeni astrologici. I Cumani, conoscevano molto bene i movimenti degli astri e quindi avrebbero scelto il 21 dicembre come data che va a coincidere con il solstizio d’inverno.

Tante le leggende e i miti che si collegano a questa data; secondo uno dei più diffusi la sirena Partenope, rifiutata da Ulisse trova rifugio presso l’isolotto di Megaride, dove attualmente è presente il Castel Dell’Ovo.

Monica Sarnelli dichiara: “Buon compleanno mia amata Napoli!… Sono nata tra le tue braccia e, potendo rinascere, vorrei farlo sempre qui, con Te… Sei tante cose belle e qualcuna meno…, ma la perfezione non è di questa terra!… Viva Napoli, Forza Napoli…, ed un grande abbraccio a tutti quelli che amano la nostra città (napoletani e non solo)!…”

Anna Riccardi, Presidente fondazione “Famiglia di Maria”: “Buon compleanno Napoli! Stai diventando grande, sempre più bella ma anche consapevole delle tante difficoltà che dovranno essere  superate. Sei un segreto, come quello di Pulcinella che nessuno conosce. Mi piace molto la tua capacità svelata di cambiare, di non abbandonare la tradizione e di saper guardare all’innovazione e al futuro. Napoli, ricordati che tutti ti amano per il tuo modo di saper voler bene, di costruire legami di solidarietà tra generazioni e tra le fragilità di questa terra, legami tra quartieri tra centro e periferia. Ho imparato a volerti bene tu però prenditi cura dei più fragili, delle tante mamme di questa città che hanno bisogno di cura, di servizi, di diritti e soprattutto dei tanti bambini di oggi che saranno il capitale umano del futuro.”

Dott. Francesco Emilio Borrelli: “Quasi 2.500 anni di storia, quelli che Napoli festeggia regolarmente il 21 dicembre. L’antica Νεάπολις greca fu fondata il 21 dicembre del 475 avanti Cristo, e da allora è diventata uno dei centri più importanti del Mediterraneo. Un compleanno che quest’anno festeggiamo con milioni di turisti e con uno scudetto in più ma che non deve farci distrarre dai morbi che appestano la nostra storia millenaria che sono in particolare la criminalità e il non rispetto delle regole. La nostra cultura millenaria deve essere il faro che ci guiderà verso un futuro migliore e di riscatto.”

Amedeo Colella: ” Una leggenda, molto contestata dagli studiosi a dire il vero, vuole che il 21 dicembre del 475 a.C., veniva fondata Nea Polis, la città nuova, e quindi Napoli. Ma come, dirai, Napoli ha finanche una data di nascita? È certo, cosa ti puoi aspettare da una città “diversamente normale” come la nostra? Ovviamente è solo una leggenda, una città non viene fondata in un giorno! Ma l’idea che ci siano da spegnere delle candeline oggi è molto suggestiva. In fondo per noi Napoli è la nostra madre, quando la adoriamo, e a volte è la nostra suocera, quando ci fa arrabbiare. È una città che ondeggia tra il paradiso e l’inferno. Ma noi l’adoriamo. Napoli è un concetto, un sogno, una filosofia di vita, E per celebrare questa presunta fondazione direi che vale la pena di andare a vedere le mura greche della fondazione, quelle che sono accanto alla chiesa di Sant’Aniello a Caponapoli; e le mura sono anche all’interno della chiesa, sotto il pavimento, e la chiesa è un mirabile esempio di restauro conservativo. Una delle più belle della città. È qui che farei lo spegnimento di candeline, sul sagrato di questa meravigliosa chiesa dove nasce (forse oggi, 21 dicembre) la nuova città!”

Lo scrittore Pino Imperatore: «Anche se non ha un fondamento storico, la sola ipotesi che la data di fondazione di Napoli possa coincidere con il solstizio d’inverno, giorno del mio compleanno, mi fa sentire un predestinato: non potevo non venire a vivere qui, non potevo non amare profondamente questa città e narrarla e celebrarla nei miei libri. E continuerò a farlo. Napoli è per me, e per il mondo intero, una continua rinascita».

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