NAPOLI – Nella lotta alla camorra, è necessario schierarsi.
Il vescovo di Napoli don Mimmo Battaglia dal suo primo giorno da guida pastorale della città lo ha fatto e dopo aver invitato un mese fa le istituzioni cittadine a firmare un patto educativo per i giovani, questa mattina ha riunito nella sede della Pontificia Facoltà teologica il clero, la magistratura, la stampa, il mondo dell’associazionismo, le forze dell’ordine e le autorità cittadine.
Preoccupato dall’escalation criminale e dalla crisi economica che incombe, agli interlocutori istituzionali il vescovo Battaglia ha rivolto l’invito a prendere posizioni nette contro l’invasività della camorra nel tessuto sociale cittadino.
Sull’appetibilità per la malavita derivante dai fondi del pnrr è intervenuto il sindaco Gaetano Manfredi
Durante il suo intervento, il procuratore generale della Corte d’appello di Napoli, Luigi Riello, intervenuto con il procuratore Giovanni Melillo, ha chiesto ai rappresentanti del clero di negare la comunione ai camorristi
Tra i relatori don Tonino Palmese, presidente della Fondazione Polis, il decano della facoltà, don Francesco Asti e monsignor Castello, vescovo delegato alla facoltà teologica