NAPOLI – «Al ponte di Pasqua gli italiani preferiscono la settimana intera» mettono in evidenza i responsabili di Vamonos Vacanze (www.vamonos-vacanze.it), il tour operator italiano specializzato in vacanze di gruppo.
Dove andranno? Sharm El Sheikh (11,5%), Costiera Amalfitana (11,2%) e Barcellona (10,2%) sul podio. Seguono poi Amsterdam (9,8%), Lago di Garda (9,5%), Dubai/Abu Dabi (8,3%), Canarie (8,2%), Giordania (5,5%), Miami (4,2%), Bahamas (4,2%), Capo Verde (3,8%) e Cuba (3,3%), rileva il tour operator.
Merito anche delle incredibili occasioni su queste destinazioni. Ad esempio la Pasqua sul Mar Rosso a Sharm El Sheikh su Vamonos-Vacanze.it la si può acquistare all’imbattibile prezzo di 1.199 euro (dall’8 al 15 aprile) e per chi vuole viaggiare da solo c’è la Pasqua a Capo Verde (anche in camera singola senza costi supplementari) all’incredibile prezzo di 1.398 euro per 7 notti (anche in questo caso dall’8 al 15 aprile).
Nel frattempo, sempre per le vacanze pasquali, l’Italia si conferma tra le mete europee preferite degli stranieri: dal 9 al 15 aprile 2023 —secondo i dati dell’ENIT— ne arriveranno 142 mila, tra cui 36 mila statunitensi, che trascorreranno nel nostro Paese almeno 7 notti, (+29% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente).
Anche uno studio a campione promosso da Vamonos-Vacanze.it evidenzia la leadership del turismo inbound americano: tra i Paesi extra-Ue dal quale maggiormente partirebbero (propensione al viaggio) i turisti per venire nel Belpaese, sul podio ci sono infatti Stati Uniti con il 29% della propensione ad intraprendere il viaggio, Argentina (27%) e Brasile (26%). Seguono India (23%), Cina (20%), Giappone (18%) e Corea del Sud (17%).
Nell’ambito dei Paesi europei, sul podio troviamo invece Francia con una propensione del 79%, Spagna (64%) e Regno Unito (53%). A seguire Olanda (49%), Germania (45%), Austria (38%) e Svizzera (35%).
E tra le città preferite —oltre Roma e Milano— ci sono anche Venezia, Napoli, Firenze e Bologna. A Roma previsti oltre 64 mila arrivi aeroportuali internazionali (+47% sul 2022), il 45,4% del totale, mentre a Milano si prevedono 27 mila arrivi (+72,2%, l’incremento più alto rispetto alle altre destinazioni), il 19,1% del totale (dati ENIT).
«Questo è un anno senza russi, ma in compenso gli statunitensi sono in grande aumento ed hanno anch’essi una grande capacità di spesa. Ma abbiamo forti incrementi anche dalla Spagna e da nuove nazioni —come l’India e la Corea del Sud— si fanno avanti mutando totalmente la geografia del turismo, negli alberghi di lusso o nei ritiri di campagna, al mare come in montagna» commentano gli esperti di Vamonos-Vacanze.it.
Secondo i dati dell’ENIT il nostro Paese esce a testa alta, con i soli volumi spagnoli (186 mila arrivi aeroportuali previsti dall’estero) leggermente più elevati rispetto all’Italia, che si colloca così al secondo posto superando Francia (129 mila arrivi) e Grecia (55 mila arrivi).
Lo studio dei trend del turismo inbound condotto dall’IRCM per conto del portale Vamonos-Vacanze.it su un campione di 4 mila viaggiatori internazionali di età compresa tra i 18 ed i 65 anni evidenzia infine che, rispetto allo scorso anno, il maggiore incremento nella propensione ad intraprendere un viaggio in Italia si registra nell’ambito dei turisti indiani con una propensione del 23% (l’11% di incremento sul 2022) e dei turisti sudcoreani con una propensione del 17% (l’8% di incremento).
A prendere in considerazione poi l’estate 2023, la propensione a visitare l’Italia raddoppia per Usa (60%), Brasile (58%) ed Argentina (35%) e da questi Paesi l’afflusso è caratterizzato da una forte componente di giovani under 45 (68%) e di persone che non erano mai state in Italia (57%).
«Nel 2023 ben 2,5 milioni di statunitensi visiteranno l’Italia, spendendo 2.500 milioni di euro, insomma —escludendo i voli— mille euro a testa. A seguire i francesi con un 1,3 milioni di arrivi ed una spesa media di 920 euro, per complessivi 1.200 milioni di euro, e gli spagnoli con un 1,2 milioni di arrivi ed una spesa media di 850 euro, per complessivi altri mille milioni di euro» concludono gli analisti di Vamonos-Vacanze.it.
IL REPORT DI CONFESERCENTI
Napoli e la Campania si preparano ad un vero e proprio boom turistico per le feste Pasquali. Secondo le stime di Confesercenti Campania i numeri sono altisonanti: sono attesi circa 250mila visitatori, dei quali 173mila solo a Napoli, con un riempimento delle strutture ricettive superiore, in media, al 90%, sfiorando dunque il sold out. Il giro d’affari, considerando anche gli incassi indiretti, supererà gli 80 milioni di euro.
«E’ una grande opportunità economica per la nostra regione – commenta Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania e vicepresidente Nazionale con delega al Mezzogiorno – che non può che farci piacere. La Campania sarà, dunque, invasa dai turisti e ne beneficerà l’intero comparto del turismo: dagli albergatori agli affittacamere, dalle guide agli accompagnatori e agli autotrasportatori. I musei saranno pieni, così come i ristoranti. Noi di Confesercenti faremo in modo di assicurare ai turisti i migliori servizi possibili e in questo senso possiamo contare su eccellenze imprenditoriali assolute. Auspichiamo tuttavia che tutto funzioni nel modo giusto e mi riferisco all’efficienza dei trasporti pubblici, alla possibilità di visitare i luoghi e i musei anche nei giorni festivi e all’arredo urbano. Come Confesercenti siamo, al solito, a disposizione delle Istituzioni per dialogare e trovare le soluzioni adeguate per accompagnare al meglio questo enorme flusso turistico, in modo che Napoli e la Campania, anche dopo Pasqua, siano tra le mete preferite in Italia e all’estero, in attesa del turismo estivo».
Ogni giorno a Napoli e in Campania, infatti, arrivano centinaia di migliaia di visitatori. «Napoli si conferma una delle città di grande interesse mondiale – aggiunge Schiavo – basti pensare che all’aeroporto di Capodichino arrivano circa 38mila viaggiatori al giorno, in treno ne arrivano invece circa 120mila e altre 50mila persone raggiungono Napoli in questo periodo con le proprie autovetture».
Il boom turistico a Napoli è stato amplificato anche dal clima festoso, e pittoresco, legato alla probabile futura festa del Calcio Napoli «L’effetto Napoli di Spalletti sull’economia della città esiste ed è tangibile soprattutto in alcuni quartieri (centro storico, quartieri Spagnoli e Fuorigrotta). Alle bellezze di Napoli – afferma il presidente Schiavo – già richiestissime negli ultimi anni, si è aggiunto un altro grande attrattore che è il calcio. Tutti parlano del centravanti mascherato, del ragazzo georgiano dal nome impronunciabile e del coreano che nessuno conosceva… Napoli ha un ulteriore appeal, oltre alle straordinarie bellezze naturali, alla gastronomia, all’arte e alla storia, legato al calcio, senza dimenticare la magia dei luoghi in cui viene ricordato colui che ha scritto la storia di questo sport, Maradona».
I DATI. Nello specifico, nell’intera Campania per tre notti a cavallo di Pasqua ci sarà un’occupazione media del 90% (con 249mila turisti attesi) per le 11.500 attività ricettive esistenti (circa 9.500 delle quali extra-alberghiere), con un costo medio per camera di 60 euro. Sono dunque stimati incassi per 44.8 milioni di euro, ai quali aggiungere 37.3 milioni di euro di fatturato indiretto, legato agli introiti derivanti da ristoranti, bar, commercio e altre attività accessorie, considerando una spesa pro capite di 50 euro per turista. In tutto, dunque, circa 82 milioni di euro. Numeri esaltanti a Napoli, dove sono attesi oltre 173mila visitatori, con il riempimento delle 8000 strutture ricettive (delle quali circa 1200 alberghiere) sale in media al 99%, specie nelle zone centrali della città, per un incasso di 31.1 milioni di euro, ai quali aggiungere quasi 26 milioni di indotto derivante da altre spese dei turisti (in totale circa 57 milioni). In sostanza a Napoli e provincia è stimata l’affluenza del 70% dei turisti attesi per Pasqua.