Poco fa i carabinieri della tenenza di Casalnuovo sono intervenuti in un condominio a via Puccini.
Un 60enne mentre stava effettuando delle riparazioni idrauliche è caduto da una tettoia da un’altezza di circa 6 metri decedendo sul colpo.
Personale del 118 sul posto. Indagini in corso da parte dei carabinieri. Il deceduto è Tommaso Altobelli, nato a Volla nel settembre del 1964 e residente a Cercola.
Da una prima sommaria ricostruzione ancora da verificare pare che l’uomo stesse effettuando dei lavori (sistemazione di un tubo dell’acqua) commissionati dal condominio
Morti sul lavoro, Ricci (Cgil Napoli e Campania): “Calderone trovi soluzioni per fermare la strage anziché attaccare i sindacati. I referendum strumento democratico per dare tutele e garanzie a lavoratrici e lavoratori”
“Siamo a due morti in una settimana in provincia di Napoli, al nono morto in Campania in appena tre mesi. Dove arriveremo alla fine dell’anno? Ormai quella dei morti sul lavoro è diventata una strage quotidiana su cui non si può più restare inermi e su cui è necessario rilanciare una mobilitazione ampia per chiedere al Governo di mettere in campo, subito, tutti gli strumenti necessari per fermare l’emorragia di morti bianche nella nostra regione come nel resto del Paese”.
Lo dice il segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, commentando l’ennesimo incidente mortale sul lavoro, avvenuto questa mattina Casalnuovo di Napoli, dove ha perdere la vita è stato un operaio 60enne che sta effettuando delle riparazioni idrauliche, che è precipitato da una tettoia a sei metri di altezza, morendo sul colpo.
“Il ministro del Lavoro – ha detto Ricci – anziché attaccare le organizzazioni sindacali pensi a trovare soluzioni efficaci per arginare la strage quotidiana di lavoratori e lavoratrici. A cosa serve propagandare dati sull’occupazione che cresce se poi non è lavoro sicuro, tutelato, adeguato e stabile? La battaglia per il sì ai referendum proposti dalla Cgil che – ha ricordato Ricci – punta anche ad allargare le responsabilità delle aziende in caso di infortuni sul lavoro è in questo momento l’unico strumento democratico che i cittadini e le cittadine italiane hanno per cambiare leggi sbagliate e dare maggiori tutele e garanzie al mondo del lavoro”.