Site icon Napoli Village – Quotidiano di Informazioni Online

Casamicciola: avviato il censimento delle case. Operazione necessaria per ri-perimetrazione zona rossa

ISCHIA – E’ stato avviato il censimento delle abitazioni di Casamicciola alta, così come deciso nel vertice che si è tenuto ieri e che è stato presieduto dal prefetto di Napoli, Claudio Palomba. Si tratta di un’operazione necessaria in vista della ri-perimetrazione della zona rossa e del “piano speditivo” di protezione civile. Intanto, a piazza Bagni, decine di volontari continuano a spalare il fango.

Sono 314 gli studenti degli istituti superiori dell’isola di Ischia che armati di attrezzi di ogni genere stanno aiutando i soccorritori a liberare le strade di Casamicciola dal fango.

Le scuole, secondo una prima disposizione, saranno chiuse fino a sabato.

I ragazzi hanno così deciso di scendere in strada per aiutare la popolazione di Casamicciola e lo faranno anche nei prossimi giorni.
La maggior parte è concentrata in piazza Bagni e via del Celario. I ragazzi, ormai conosciuti come gli ‘angeli del fango di Ischia’ stanno anche aiutando alcuni privati a liberare cantine e locali a piano terra.

Le tonnellate di fango e detriti finite in mare a causa della frana di Casamicciola potrebbero mettere a rischio l’ecosistema marino.

L’allarme viene dall’ischia Marine Center, laboratorio di biologia marina emanazione della stazione Anton Dohrn di Napoli.

“Temiamo – spiega la ricercatrice Maria Cristina Buia – soprattutto conseguenze sulla posidonia oceanica, fondamentale per l’habitat sommerso. Nelle acque di Casamicciola esiste una prateria di questa pianta, protetta dalle legislazioni nazionale ed europea, e il trauma subito dal mare crea preoccupazioni per il suo futuro”.

Al momento non è possibile stimare la superficie marina aggredita dai detriti, né per quanto tempo il materiale resterà in sospensione impedendo alla luce di raggiungere i fondali: “Dipenderà molto dalle correnti, continueremo a tenere sotto controllo la situazione. Il rischio è perdere importanti distese di posidonia, pianta che rappresenta un habitat prioritario per l’ecosistema, con una reazione a catena su flora e fauna sommerse che potrebbe incidere anche sul pescato”.(ANSA).

Exit mobile version