Site icon Napoli Village – Quotidiano di Informazioni Online

Castel Volturno, volontari ripuliscono la foce del Volturno ma una maxi rogo distrugge la vegetazione ed incendia cumuli di rifiuti

CASTEL VOLTURNO – Ennesimo intervento di rimozione di plastica e rifiuti ad opera dell’associazione Platici Free, stavolta presso la foce del fiume Volturno a Castel Volturno.

L’intervento è stato realizzato durante la mattina del 4 luglio dove sono stati raccolti ben 3 tonnellate di rifiuti ma a questa buona notizia se ne affianca una invece molto grave, infatti sempre a Castel Volturno, nella pineta, durante la mattinata di domenica 5 luglio, è divampato una maxi rogo che ha incendiato 2000 metri quadrati di vegetazione e cumuli rifiuti.

“Dopo aver faticosamente rimosso 3000 kg di plastica veniamo a conoscenza di questa disastrosa situazione. Quel rogo è avvenuto nel lato opposto del fiume rispetto a dove siamo intervenuti noi. È una notizia che ci getta nello sconforto, anche perché non possiamo recuperare i rifiuti e la plastica incendiata, in quell’area non possiamo intervenire. E’ brutto vedere che dopo tanto lavoro per cercare di recuperare il territorio poi un episodio simile fa sì che tutti gli sforzi profusi vengano gettati alle ortiche. Siamo senza parole, siamo molto delusi. ”-ha dichiarato Renato Venezia, referente per la Regione Campania di Plastic Free. “

“E’ in corso una lotta tra bene e male, tra chi vuol difendere la propria terra e chi invece vuol distruggerla. Tutti noi però’ abbiamo il poter di decidere il destino e le sorti di questa lotta, perché se siamo tuti uniti e compatti possiamo sconfiggere i criminali e gli incivili che avvelenano il nostro territorio, non bisogna arrendersi. A chi porta avanti iniziative e battaglie per rendere il proprio territorio un posto migliore dico di noi abbattersi e non chinare la testa ma di rialzarsi e andare avanti ancora più decisi, dobbiamo sostenerci vicenda. Alla fine vinceremo noi. ”-ha dichiarato il Consigliere Regionale dei Verdi-Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.

Exit mobile version