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Castello delle cerimonie, partite le procedure per lo sgombero della struttura

Il Comune di Sant’Antonio Abate ha fatto partire le procedure di sgombero de La Sonrisa, nota anche come Castello delle Cerimonie. La struttura sarà quindi presto liberata e la famiglia Polese costretta ad uscire. L’impero lo aveva costruito Antonio Polese, Tobia all’anagrafe, che fu condannato per favoreggiamento nel processo per l’acquisizione da parte di Raffaele Cutolo, boss della nuova camorra organizzata, del castello mediceo di Ottaviano. Il suo castello fu teatro di numerosi matrimoni di camorra, come quello tra i figli dei boss Mazzarella e Giuliano. Il primo sequestro avvenne nel 2011, per lottizzazione abusiva, e nel 2016 arriva la confisca che però non fermò le attività, anzi, proprio in quegli anni la Sonrisa divenne famosa in tutta Italia per il programma nazionale denominato ‘Il Boss delle Cerimonie’, diventato, dopo la morte di Antonio Polese, ‘Il Castello delle Cerimonie’.
“Finalmente verrà ristabilita la giustizia e la legalità dopo 40 anni di abusi. Il ricatto occupazionale, di centinaia di famiglie che finiranno in mezzo ad una strada non esisterà. La sindaca di Sant’Antonio Abate, Ilaria Abbagnale, mi ha precisato che i lavoratori stabili della struttura sono circa una ventina e tutti appartenenti alla famiglia Polese, mentre gli altri sono tutti stagionali, ad alta specializzazione. Si proceda senza indugi a liberare un’area che per anni è stata infestata dalla parte peggiore della società. Inoltre va impedito alla famiglia Polese di continuare a utilizzare come location la struttura di cui non sono più titolari per promuovere le loro vergognose trasmissioni televisive simbolo di degrado e in alcuni casi di esaltazione di soggetti legati alla criminalità”. Così Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi – Sinistra.

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