NAPOLI – Il 18 marzo di un anno fa l’Italia e il mondo intero assistevano con paura e dolore al triste corteo dei mezzi dell’esercito che a Bergamo trasportavano le bare di persone decedute nel corso della prima ondata di Covid.
Oggi a distanza di 1 anno, il Governo ha istituto la giornata della memoria per le vittime del Coronavirus.
Bergamo stamattina ha accolto il presidente del Consiglio Mario Draghi che ha scelto la città per celebrare la prima giornata nazionale.
A Napoli il Comune ha aderito all’iniziativa dell’Anci, che ha proposto ai sindaci italiani di commemorare le vittime con un minuto di raccoglimento dinanzi alle sedi istituzionali.
Il sindaco Luigi de Magistris davanti a Palazzo San Giacomo si è stretto in un minuto di raccoglimento. Napoli come tutta Italia ha pagato un prezzo altissimo di vite nell’ultimo anno.
Nel mese di Marzo 2020, i positivi in Campania erano tra i più bassi del Paese. Ad oggi la situazione è totalmente ribaltata. La Campania conta il più alto numero di contagi, con un sistema sanitario al collasso e un aumento repentino del tasso di povertà, più alto rispetto alle altre regioni. Attualmente è “in zona rossa rafforzata” a causa dell’aumento dei contagi.
La Campania, conta 4.817 decessi in totale dall’inizio della Pandemia. A Napoli sono circa 1.400 i morti dall’inizio dell’epidemia da Sars-Cov-2.
In occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime da Coronavirus, le bandiere della sede di piazza Matteotti della Città Metropolitana di Napoli sono esposte a mezz’asta.
Quella di oggi è la prima Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di Covid-19, come stabilito dal Parlamento con un’apposita legge. Da quest’anno il 18 marzo diventa il giorno per commemorare gli italiani che hanno perso la vita per il coronavirus, che oggi sono 103mila.
Le Camere hanno scelto questa data perché il 18 marzo dello scorso anno, a Bergamo, uno dei luoghi più duramente colpiti dalla pandemia nella prima ondata, una lunga fila di camion dell’esercito, in una vera e propria marcia funebre, usciva dalla città, con a bordo centinaia di bare di cittadini vittime di Covid da trasportare in altri luoghi per la cremazione, atteso che le strutture cimiteriali del capoluogo orobico e della sua provincia non riuscivano, a causa dell’elevatissimo numero di decessi, ad assicurare condizioni dignitose di sepoltura.
La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha disposto che, in questo giorno, le bandiere degli edifici pubblici siano disposte a mezz’asta.