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Chiaiano manifesta contro la chiusura del commissariato di Polizia

NAPOLI –  “Mille Fiaccole” per chiedere il potenziamento dei presidi di legalità. Presente anche Borrelli che tuona contro il Governo: “Sono questi gli effetti del ddl sicurezza, chiudere i commissariati e dare spazio alla criminalità? Sud sempre più penalizzato”

Lunedì 23 settembre, a Chiaiano, nel piazzale antistante la stazione metro, si è tenuta una manifestazione cittadina, una fiaccolata, per dire no alla possibile chiusura, dopo 27 anni, del Commissariato di Polizia. I manifestanti chiedono anche il potenziamento dell’attuale presidio di Polizia rendendolo funzionale autonomamente che copre un vasto territorio che va da Chiaiano, Santa Croce, Camaldoli, Bivio di Mugnano, Zona Ospedaliera, Piscinola, Marianella, Frullone fino a San Rocco di Capodimonte.

Tutto ciò mentre lo scorso 18 settembre la Camera dei Deputati ha approvato il ddl sicurezza.

Alla manifestazione “Mille Fiaccole” ha preso parte anche il deputato dell’allena Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli che inviato dalla piazza il proprio messaggio indirizzato al Governo:

“Questo è il primo effetto del decreto sicurezza? Pensano di contrastare la criminalità chiudendo i commissari ed i presidi di legalità? Prima di questo commissariato in ordine di tempo è stata chiusa la caserma dei carabinieri di Torre del Greco. Ci vuole fegato a dire che sta aumentando il numero di agenti e dei presidi territoriali.
Assurda poi la risposta per ora informale che mi è stata data: chiudiamo quello a Chiaiano per aprire un commissariato a Scampia che in realtà c’è già. Ci vogliono più presidi di quelli che abbiamo, almeno in ogni zona.

Il fatto grave, cioè ancora più grave, che non è solamente una questione di sicurezza e forze dell’ordine, questo Governo ha tutte le intenzioni, ed è sempre più chiaro ed evidente, di aumentare quelle già enormi spaccature tra Nord e Sud, e l’autonomia differenziata darà una grossa mano in questo, rendendo il Meridione terra sempre più povera, in balia delle mafie e priva di servizi. Siamo al paradosso che dopo l’approvazione del decreto sicurezza i cittadini debbano scendere in piazza per chiedere che i presidi di polizia restino aperti e a festeggiare siano soprattutto criminali e camorra.”

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