NAPOLI – Giornata di violenti scontri tra soldati israeliani dell’Idf e palestinesi armati nel nord della Striscia, vicino al valico di Erez con lo Stato ebraico.

I miliziani sono usciti da un tunnel di alcune centinaia di metri dal vicino confine con Israele e hanno ingaggiato la battaglia con i soldati. In base ad alcune informazioni, molti combattenti palestinesi sono stati uccisi.

L’esercito israeliano ha incrementato il numero delle truppe di terra nel nord della Striscia di Gaza nell’ambito dell’espansione dell’operazione.

Nelle ultime 24 ore – ha fatto sapere il portavoce militare – sono stati colpiti oltre 450 obiettivi del “terrore di Hamas, inclusi centri di comando operativi, posti di osservazione e luoghi di lancio di missili anti tank”. Numerose le vittime tra i civili e numerosi i bambini uccisi. Da inizio del conflito superano i 3mila.

L’ambasciatore d’Italia in Svizzera Cosimo Risi sul conflitto ha le idee ben chiare…

De Magistris al corteo di Roma: immediato cessate il fuoco e corridoi umanitari

“Un fiume palestinese per le vie di Roma per fermare l’aggressione dello Stato israeliano contro Gaza e il suo popolo. La Palestina va liberata e si deve porre fine ai crimini di guerra e contro l’umanità che sta compiendo il governo israeliano.”
Lo afferma Luigi de Magistris che ha partecipato oggi a Roma al corteo per la Palestina
“Immediato cessate il fuoco e corridoi umanitari per poi arrivare alla completa autodeterminazione del popolo palestinese. Senza diritti ai palestinesi non ci sarà mai pace e sicurezza. Da cittadino onorario palestinese mi schiero per la verità, la giustizia e la pace.” conclude de Magistris.

Gaza, Save the Children, 3.195 bambini uccisi in tre settimane, un numero superiore a quello annuale dei bambini che hanno perso la vita in conflitti armati a livello globale

Il numero di bambini uccisi a Gaza, in sole tre settimane, ha superato il numero di quelli che ogni anno hanno perso la vita nelle zone di conflitto del mondo dopo il 2019: questo l’allarme lanciato da Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro.

Secondo i dati diffusi rispettivamente dai Ministeri della Sanità di Gaza e Israele[1], dal 7 ottobre, sono stati segnalati più di 3.257 bambini uccisi, di cui almeno 3.195 a Gaza, 33 in Cisgiordania e 29 in Israele. Il numero di bambini uccisi in sole tre settimane a Gaza è superiore al numero di bambini uccisi in conflitti armati a livello globale – in più di 20 Paesi – nel corso di un intero anno, negli ultimi tre anni. [2]

I bambini rappresentano più del 40% delle 7.703 persone uccise a Gaza e più di un terzo di tutte le vittime nei Territori Palestinesi Occupati e in Israele. Il bilancio delle vittime è probabilmente molto più alto, poiché ad essi si potrebbero aggiungere circa 1.000 bambini dispersi a Gaza che si presume siano sepolti sotto le macerie.

In seguito all’annuncio di venerdì di “operazioni di terra estese” nella Striscia di Gaza da parte delle forze israeliane, Save the Children sottolinea come tutto questo non potrà che causare altri morti, feriti e sofferenze, e continua a chiedere un cessate il fuoco immediato.

“Tre settimane di violenza hanno strappato i bambini alle famiglie e distrutto le loro vite a un ritmo inimmaginabile. I numeri sono strazianti e con la violenza che in questo momento a Gaza non solo continua, ma si intensifica, molti altri minori sono in grave pericolo”, ha dichiarato Jason Lee, Direttore di Save the Children nei Territori palestinesi occupati.

“La morte di un bambino è sempre una morte di troppo, ma queste sono violazioni di proporzioni epiche. Il cessate il fuoco è l’unico modo per garantire la loro sicurezza. La comunità internazionale deve anteporre le persone alla politica: ogni giorno trascorso a discutere, fa sì che altri bambini vengano uccisi e feriti. Abbiamo il dovere di proteggerli in ogni momento, soprattutto quando cercano riparo nelle scuole e negli ospedali”.

Al numero delle vittime si aggiunge il bilancio dei feriti. Secondo quanto riportato, almeno 6.360 bambini di Gaza sono stati feriti, così come almeno 180 in Cisgiordania e almeno 74 bambini in Israele. Più di 200 persone, tra i quali ci sono dei minori, rimangono in ostaggio a Gaza.

Il rischio che i bambini muoiano a causa delle ferite non è mai stato così alto; le Nazioni Unite hanno riferito che un terzo degli ospedali della Striscia di Gaza non è più operativo a causa dei tagli all’elettricità e dell’assedio totale da parte del governo di Israele, che blocca l’ingresso di beni come carburante e medicine. Secondo quanto riportato da Medici senza Frontiere, la carenza di anestesia ha costretto il personale medico ad eseguire amputazioni a bambini senza alcun sollievo dal dolore.

Save the Children esprime la propria grave preoccupazione per l’ampliamento delle operazioni di terra a Gaza da parte delle forze israeliane, che provocherà inevitabilmente altre vittime tra i bambini, particolarmente vulnerabili alle armi esplosive, e chiede un cessate il fuoco immediato. L’Organizzazione esorta tutte le parti in conflitto ad adottare misure immediate per proteggere la vita dei minori e la comunità internazionale di sostenere questi sforzi, come è loro dovere.

Subscribe
Notificami
0 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments