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Corruzione all’ufficio tecnico. Intascava mazzette per agevolare chi aveva case abusive

TORRE ANNUNZIATA – Intascava cospicue “mazzette” per agevolare i proprietari di abitazioni abusive a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli: è quanto ha scoperto la Guardia di Finanza di Torre Annunziata (Napoli), che ha arrestato un 63enne dipendente dell’ufficio tecnico di Castellammare di Stabia e due coniugi, di 71 e 63 anni, che facevano da intermediari. Tutti sono stati messi ai domiciliari con l’accusa di induzione indebita a dare o promettere utilità.

Nei loro confronti è stato emesso un decreto di sequestro per complessivi 14mila euro.

Due i casi accertati, entrambi risalenti al 2019: il primo riguarda una villa con vista sul Golfo di Castellammare, realizzata abusivamente vicino al noto Castello, per la quale sono stati pagati 10mila euro; il secondo, per il quale sono stati pagati 4mila euro, riguarda un capannone. Per il gip di Torre Annunziata che su richiesta dell’ufficio inquirente guidato dal procuratore Nunzio Fragliasso, gli indagati “hanno dimostrato un’elevata capacità criminale…” attraverso una “…disinvolta e spavalda strumentalizzazione della funzione pubblica”.

“Per cambiare l’andamento della pubblica amministrazione e migliorarla significativamente è necessario prendere provvedimenti drastici contro i dipendenti infedeli e corrotti che vanno licenziati al termine di processi rapidi e delle eventuali relative condanne, altrimenti le cose continueranno a peggiorare. Ancora attendiamo l’evolversi della vicenda ad esempio dei furbetti del cartellino dell’ospedale del Mare che è partita nel 2017 e la si è lasciata arenare creando le precondizioni per la prescrizione. Se le condanne dei dipendenti pubblici che non fanno il proprio lavoro o peggio rubano sono rarissime la corruzione continuerà ad aumentare. Infatti anche quando vengono scoperti raramente ci sono provvedimenti concreti e punizioni dure. Così non va proprio.”- è la dichiarazione del Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.

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