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Covid, misure straordinarie per contenere Omicron: mascherine FFP2 e test per rientro a scuola. De Luca: “Inevitabili nuove restrizioni!”

NAPOLI – Divieto di eventi all’aperto fino al 31 dicembre, durata ridotta a 6 mesi del Green Pass e l’obbligo in tutta Italia delle mascherine all’aperto e dell’uso di Ffp2 ad eventi, spettacoli e sui mezzi di trasporto.

Sono queste, secondo quanto si apprende, alcune delle misure esaminate nella Cabina di regia sulle nuove misure di contrasto al Covid alla luce della variante Omicron che si è svolta a Palazzo Chigi.

Per consentire il ritorno in classe in sicurezza alla fine delle vacanze di Natale potrebbe esserci uno screening straordinario degli studenti.

Inoltre il governo starebbe valutando l’introduzione dell’obbligo di vaccini per tutta la Pubblica amministrazione (ma una decisione sarà presa anche alla luce del confronto con le Regioni), l’ipotesi di calmierare i prezzi delle Ffp2 e la riduzione a 4 mesi dei tempi per la terza dose.

Si valuta l’estensione del Green pass rafforzato a piscine, palestre, centri termali e benessere, ma anche per le sale da bingo.

Una nuova discussione sulle misure di contrasto al Covid, in vista del Consiglio dei ministri, dovrebbe essere fatta in cabina di regia alle 15. Lo si apprende da fonti di governo, secondo le quali diverse misure sarebbero ancora aperte perciò la cabina di regia di stamane si è chiusa con l’intesa di riparlarne nel pomeriggio.

Questi in dettaglio alcuni delle misure affrontate

Green pass durerà sei mesi dal 1 febbraio – Il Green pass dovrebbe durare sei mesi dal primo febbraio. Il tempo di durata del Green pass dunque passerà dagli attuali nove ai sei mesi.
Mascherina Ffp2 in cinema, eventi sport, mezzi trasporto – Viene previsto l’obbligo di mascherine all’aperto anche in zona bianca e viene introdotto l’obbligo di FFP2 in cinema, teatri e per eventi sportivi, nonché sui mezzi di trasporto, anche TPL.
Fino a 31/1 Super Green pass ristoranti anche al banco – Fino al 31.01 si prevede l’estensione dell’obbligo di green pass rafforzato (2G solo per vaccinati e guariti) alla ristorazione al chiuso anche al banco. Inoltre, si vieta il consumo di cibi e bevande, al chiuso, in cinema, teatri e per eventi sportivi.
Riduzione tempi per terza dose da 5 a 4 mesi – Con ordinanza del ministro della salute il periodo minimo per la somministrazione della terza dose sarà ridotto da 5 a 4 mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario. Si attende però sul punto un approfondimento tecnico, che coinvolgerebbe anche l’Aifa. Lo si apprende da fonti di governo al termine della cabina di regia sul Covid.
Feste all’aperto vietate fino al 31 gennaio – Fino al 31 gennaio sono vietati eventi e feste che implichino assembramenti all’aperto. E’ uno dei punti sui quali si sarebbe trovato un accordo nella cabina di regia anche con l’obiettivo di uniformare le misure in tutta Italia visto che alcune regioni e sindaci si erano già mossi in questa direzione
Prezzi calmierati per mascherine Fpp2 – Il governo valuta l’introduzione di prezzi calmierati per la mascherine Fpp2, dopo l’introduzione dell’obbligo nei cinema, teatri, eventi sportivi e mezzi di trasporto. A quanto si apprende, la proposta sarebbe stata sostenuta da Fi e Iv, che avrebbe chiesto di calmierare i prezzi in particolare per gli studenti.
Obbligo vaccini per la Pa – Il governo valuta l’introduzione dell’obbligo di vaccini per tutta la Pubblica amministrazione. Lo si apprende da diverse fonti dell’esecutivo al termine della cabina di regia sul Covid. La valutazione sarebbe ancora in corso e una decisione sarà presa anche alla luce del confronto con le Regioni.
Per feste e discoteche a Capodanno 3/a dose o tampone – Per poter partecipare ad una festa in un locale o per andare a ballare in discoteca tra il 28 e il 31 dicembre bisognerà aver fatto la terza dose del vaccino oppure avere l’esito negativo di un tampone se si è ancora in attesa del booster. Sarebbe questo l’orientamento emerso dalla cabina di regia sulla questione dei tamponi per i vaccinati anche se una decisione definitiva, spiegano diverse fonti, sarà presa in Cdm.

IN CAMPANIA

Consumo di “street food” limitato da oggi a Napoli per l’ entrata in vigore dell’ordinanza del presidente della Giunta regionale VIncenzo De Luca, scattata alle 11, che vieta fino all’1 gennaio il consumo di cibo e bevande negli spazi antistanti i bar e gli esercizi di ristorazione e, in generale , nei luoghi pubblici.

In Via Toledo alcuni dei numerosi locali che vendono pizza a taglio, panini, gelati e dolci hanno ritirato i tavolini a trespolo e gli sgabelli, dove si potevano consumare i loro prodotti.

Altri li hanno mantenuti, nell’incertezza sull’ interpretazione del provvedimento del Governatore della Regione, che consente invece il consumo “ai tavoli all’aperto”.

Nella vicina Galleria Umberto I alcuni giovanissimi praticano l’asporto e addentano un trancio di pizza camminando.

Il loro comportamento non appare censurabile ad una coppia di agenti della Polizia Locale.

In via Chiaia, il. consumo all’ aperto resta limitato ai tavolini.

L’ ordinanza n. 28 del 19 dicembre ribadisce anche l’ obbligo di indossare le mascherine anche all’ aperto nei luoghi non isolati ed in qualunque situazione di affollamento, che in Campania, è in vigore da mesi.

Un obbligo, quest’ ultimo, mediamente osservato dai passanti n giro per gli acquisti natalizi.

“Ci sono in Campania situazioni che rendono inevitabili nei prossimi giorni ulteriori misure per il contenimento dei contagi”.

Lo afferma il presidente della Regione Vincenzo De Luca, citando “come esempio di totale irresponsabilità” quanto è accaduto a Palma Campania il 15 e il 18 dicembre scorso: “Centinaia di ragazzi assembrati per alcune feste, anche in piazza, senza alcun rispetto delle regole di prevenzione anti Covid.

I risultati sono stati un picco di contagi, l’aumento del numero dei positivi anche nella popolazione non scolastica, la decisione della Dad per numerose classi da parte dei dirigenti scolastici. Questo è l’esempio di quello che succede a causa dell’assoluta mancanza di senso civico e si rispetto per sé e per gli altri”.

“Sono queste le situazioni diffuse sul territorio regionale che ci obbligano ad emanare ordinanze restrittive. Sono queste le situazioni che rendono inevitabili ulteriori misure nei prossimi giorni per il contenimento dei contagi”, conclude il governatore. (ANSA).

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