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A Capodanno attenti a “Kim il coreano”

bombe

NAPOLI – Quest’anno sembra che sia diminuita la mobilitazione contro i fuochi illegali e, infatti, stanno cominciando a spuntare le bancarelle per la vendita dei fuochi d’artificio pericolosi, quelli che, ogni anno, provocano danni e feriti e, in alcuni casi, anche morti.

A denunciarlo i Verdi, con il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli e il portavoce regionale Vincenzo Peretti, sottolineando che “ci è stato denunciato che il mercato illegale dei fuochi d’artificio ha già scelto quale sarà il nome del botto più ricercato che, quest’anno, è dedicato a Kim Jong-un, a Napoli viene chiamato “botto coreano”, dittatore nord coreano che minaccia il Mondo con le sue armi nucleari contro il Presidente americano Trump”.

“Noi Verdi, come facciamo da anni, saremo in prima linea nel contrastare lo sparo di botti e fuochi d’artificio illegali e abbiamo in programma una serie di iniziative a cominciare dall’invio di una richiesta a tutti i Sindaci campani a emettere un’ordinanza che vieti la vendita e lo sparo di fuochi illegali e garantisca il massimo controllo della polizia municipale anche per evitare che i fuochi, anche quelli legali, vengano acquistati e usati dai minorenni” hanno aggiunto i Verdi per i quali “quest’anno a rendere il tutto più pericoloso c’è anche il fenomeno delle baby gang che di certo faranno sentire la loro presenza criminale nella notte di San Silvestro e nelle ore immediatamente precedenti o successive”.

“Sabato mattina i Verdi della Campania si sono dati appuntamento al Gambrinus per un brindisi di fine anno durante il quale offriranno “caffè sospesi” a tutti quei cittadini che prenderanno l’impegno scritto di non sparare botti sottoscritto davanti a degli autenticatori. All’iniziativa aderiscono anche diversi comitati di animalisti che ogni anno denunciano la morte di migliaia di cani, gatti e uccelli a causa dei fuochi. Sarà l’occasione per pianificare un sistema di controllo del territorio per individuare e denunciare le bancarelle abusive che troveremo a Napoli e negli altri comuni della Campania” hanno concluso Borrelli e Peretti per i quali “le cose, negli ultimi anni, sono migliorate, almeno in termini di morti e feriti, ma bisogna continuare così, senza fare pericolosi passi indietro”.

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