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Nola, ignoti nell’ufficio del direttore sanitario, forzati cassetti e armadi

Ospedale-di-Nola

NOLA- Episodio inquietante e che si tinge di giallo quello avvenuto questa notte presso l’Ospedale di Nola, dove ignoti, si sono introdotti all’interno dell’ufficio del direttore sanitario sospero lunedì. Il raid nella notte all’interno dell’ospedale “Santa Maria della Pietà”.

Forzati i cassetti, scrivanie e armadietti di medici e infermieri. All’interno si trovavano effetti personali e documentazione. Secondo i primi accertamenti effettuati dai Carabinieri, non risulta sia stato portato via nulla. Le finestre degli uffici sono state trovate aperte. I Carabinieri di Nola e del nucleo investigativo di Castello di Cisterna stanno esaminando i circuiti di videosorveglianza. All’ospedale Santa Maria della Pietà di Nola “da 4 anni sono sospesi i lavori per la Rianimazione”, con il cantiere “bloccato senza atto amministrativo”. A denunciarlo è il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che sulla sua pagina Facebook lancia una “operazione trasparenza” sull’ospedale nolano. “La ditta – aggiunge De Luca – avanza riserve per 1 milione di euro. Chi voleva rubare? La vicenda in Procura”, conclude. “Le scene drammatiche e inaccettabili del pronto soccorso di Nola siano lo sprono per fare chiarezza su tante vicende oscure legate a un ospedale che è finito spesso sulle pagine dei giornali per vicende sulle quali è necessario avviare indagini amministrative, politiche e giudiziarie”.Lo ha detto il presidente del gruppo consiliare Campania libera, Psi e Davvero Verdi, Francesco Emilio Borrelli, per il quale “anche il raid nella stanza del direttore sanitario getta altre ombre sulle quali bisogna fare chiarezza”.“Anche il presidente De Luca sembra intenzionato a denunciare quanto di poco chiaro c’è nella gestione di quell’ospedale e siamo certi che facendo chiarezza si riusciranno anche a individuare i responsabili dello sfacelo che ha portato ai pazienti sul pavimento” ha concluso Borrelli certo che “un’operazione di verità e chiarezza andrà a colpire anche interessi politici, a cominciare da quelli dei ras del territorio, dei Commissari e del Ministro, ma non bisogna fermarsi fino a quando non si sarà fatta piena pulizia”.

 

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