NAPOLI – 4192 alberi presenti nel territorio collinare, (ultimo censimento arboreo datato 2017, tra cui 800 ligustri e 1000 platani) destinati a diminuire anno per anno se non si inverte un trend di incuria e degrado che da qualche anno caratterizza la gestione del verde nel quartiere.
Pur essendo una funzione in teoria decentrata alle Municipalità, nell’organico non ci sono più giardinieri, né tantomeno agronomi o periti agrari. Gli alberi sono lasciati a loro stessi, dimenticando che essi vanno comunque “guardati” ogni giorno. La sorte degli alberi è stata documentata dai verdi in un dossier, trasmesso al Sindaco per documentare cosa stia accadendo: fossette cementificate, alberi tagliati per far posto a déhors, alberi con catene che ne affogano la circonferenza, alberi con radici seppellite da rifiuti, tagli effettuati anche perché di fastidio ad alcune vetrine, alberi avvelenati da acqua di mare o acqua con detersivi, insomma, una strage ambientale in cui le carenze amministrative, ma anche comportamenti irresponsabili di incivili si combinano. Ma c’è anche un danno patrimoniale stante il valore monetario che gli alberi hanno.
“Invece di incrementare la massa verde, essa viene decurtata. Tale incoscienza nella mala-gestione si rivede anche nei cortili dei giardini scolastici, sottoposti ad un degrado senza precedenti, e questo rivela un indice di un approccio politico alla questione assolutamente inqualificabile – dichiarano il deputato dei alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli ed i consiglieri municipali di Europa Verde Luca Bonetti e Rino Nasti- mentre in tutti i consessi civili si parla di riforestazione, e azione rivolta alla transizione ecologica, nel nostro quartiere, ma evidentemente anche in altre parti della città, si assiste alla rotta di collisione tra esigenze dell’ambiente, e insensibilità politica.”