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Divieto di circolazione 30 aprile, Confcommercio chiede deroga per addetti ai pubblici esercizi

NAPOLI – “Se non ci sarà una deroga per i titolari e gli addetti ai ristoranti e agli alberghi si rischia di non poter far funzionare i pubblici esercizi in una giornata straordinaria per tutti. Comprendiamo le esigenze di pubblica sicurezza ma a maggior ragione bisogna consentire di raggiungere il posto di lavoro agli addetti ai pubblici esercizi così come ai clienti degli alberghi che abbiano già prenotato”. L’allarme lo lancia il presidente di Confcommercio Napoli Massimo Di Porzio in una lettera urgentissima indirizzata al prefetto Palomba e al sindaco Manfredi, nonché agli assessori competenti Amato e De Iesu.

“Chiediamo una deroga al divieto di circolazione previsto dall’Ordinanza dirigenziale n. 196 del 27.04.2023 a favore di titolari ed addetti delle imprese operanti all’interno dell’area oggetto del divieto. In mancanza di tale deroga, gran parte dei lavoratori delle imprese della ristorazione, degli alberghi, dei non pochi esercizi commerciali aperti nei festivi presenti in tale area saranno impossibilitati a raggiungere il posto di lavoro, con la conseguenza che molte aziende sarebbero costrette a chiudere o a ridurre fortemente il servizio all’utenza”, si legge nella lettera, che prosegue: “Di fatto, si rischia di non poter garantire un servizio essenziale, come quello della ristorazione, effettuato dai pubblici esercizi, in una giornata di affluenza straordinaria. Preghiamo perciò di valutare con urgenza la possibilità di concedere una deroga al divieto di circolazione previsto dalla citata Ordinanza per i veicoli che trasportano titolari ed addetti delle aziende che saranno operative in quel giorno nell’area oggetto del divieto, in modo da scongiurare la mancanza dei servizi garantiti dalle aziende commerciali, turistiche e della ristorazione. Si richiede inoltre di estendere tale deroga anche ai clienti in arrivo negli alberghi presenti nell’area, in possesso di prenotazione”. Si conclude così l’appello a Prefetto e Sindaco del presidente di Confcommercio Di Porzio.

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