NAPOLI – Seicentomila posti di lavoro persi, 120mila imprese fra le piccole e le artigiane soprattutto scomparse in dieci anni di crisi.
Sono questi i numeri che fotografano la difficoltà del settore edilizio in Italia, una situazione che ha spinto Fillea CGIL , Filca CISL e Fenea UIL a convocare a Roma uno sciopero nazionale per venerdì 15 marzo.
Mancanza di investimenti pubblici e di un serio programma sulle infrastrutture e sulla messa in sicurezza del territorio, oltre a una politica fiscale che premierebbe l’evasione e l’assistenzialismo. Sono queste le criticità che i sindacati dell’edilizia metteranno sul tavolo davanti ai rappresentanti del governo. A Napoli la triade sindacale spiega i perché di questa mobilitazione.