NAPOLI – Dopo il covid i fitti per gli inquilini dell’edilizia popolare e comunale sono letteralmente schizzati.
Aumenti indiscriminati specie se si pensa che a doverli pagare sono tantissimi cittadini rimasti senza lavoro a causa della pandemia.
A Lanciare l’allarme le organizzazioni sindacali degli inquilini e assegnatari alloggi popolari che hanno inscenato un sit in davanti la sede della Regione Campania che a loro dire avrebbe deciso di aumentare i canoni di locazione non fornendo alcun riscontro alle richieste di chiarimento e confronto richieste dai sindacati.
In molte case non vengono effettuati da tempo lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza come spiega l’avvocato Giovanni Avitabile coordinatore area legale Federinquilini.
In Campania si contano circa 85mila alloggi di edilizia pubblica, parte di proprietà della Acer Campania ma la stragrande maggioranza appartiene ai comuni.
Per le organizzazioni sindacali gli aumenti che vanno dal 200 al 37% sarebbero stati decisi per il pareggio di bilancio della ACER.