Piazza Vincenzo Calenda cuore della memoria e dell‘impegno civile nel nome di Maikol Giuseppe Russo, vittima innocente della camorra.
L’incontro, organizzato nello spazio antistante il Teatro Trianon Viviani, ha celebrato il ricordo di un marito e padre, ucciso tragicamente nove anni fa durante una “stesa” della criminalità organizzata. Un occasione per la cittadinanza di riaffermare il rifiuto della verso ogni forma di violenza e sopraffazione.
Maikol Giuseppe Russo, padre di due bambini piccoli, perse la vita a soli 27 anni. Oggi è il simbolo di un quartiere ferito dalla criminalità ma non disposto a piegarsi.
L’evento, promosso da Trianon Viviani, L’Altra Napoli, Sanitansamble e l’associazione dei commercianti A’Forcella, con il supporto di Francesco Emilio Borrelli, vicepresidente della commissione parlamentare ecomafie, vuole ribadire che la memoria e la cultura possono essere strumenti di riscatto e trasformazione sociale.
Alla commemorazione hanno preso parte autorità civili, amministrative e religiose, insieme alla vedova di Maikol, Angela Iovino, e ai suoi familiari, in un momento di raccoglimento e testimonianza collettiva.
L’iniziativa non è solo un tributo a Maikol, ma anche un messaggio forte al quartiere e alla città: è possibile cambiare, custodendo la memoria e coltivando la cultura come antidoti alla violenza.
