NAPOLI – Tornano a Forcella le scritte dei muri inneggianti a Luigi Caiafa, il rapinatore 17enne morto in seguito ad un tentato colpo andato male. Questa volta la dedica al baby-rapinatore è comparsa, come ha segnalato un cittadino al deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, in Vico Sedil Capuano, a pochi passi dall’abitazione di Caiafa, quello stesso basso dove il padre Ciro, noto pregiudicato, è stato ucciso in un agguato di camorra.
“Abbiamo nuovamente denunciato e chiesto l’immediata rimozione di questa scritta. Non gliela daremo mai vinto a chi celebra ed inneggia a delinquenti e camorristi.
Questa è una guerra tra cultura criminale ed Istituzioni, tra Stato e anti-Stato. Non è, infatti, la prima volta che compaiono dediche a Caiafa. Da anni noi denunciamo e segnaliamo le scritte, gli altarini ed i murales dedicati ai baby-criminali, delinquenti e camorristi perché vanno rimossi dalla strada, così come dalla testa e dalla cultura, una pseudo- cultura, che si è insediata in certi anfratti oscuri e luridi del nostro territorio.
La cultura criminale deve essere cancellata per fare spazio a quella in difesa delle vittime e degli eroi, alla cultura della legalità. Il centro storico, come stiamo denunciando da tempo, è sotto pressione dei clan che stanno cercando di affermare il loro predominio con ogni mezzo ma lo Stato deve avere la meglio.” – sono le parole di Borrelli.