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Napoli

Fuorigrotta, sequestrato lo Sferisterio (VIDEO)

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NAPOLI (Di Raffaele De Lucia) – Dopo il sequestro avvenuto due giorni fa da parte dell’Arma dei Carabinieri che aveva transennato l’aria antistante lo Sferisterio di Fuorigrotta, questa mattina i vigili urbani del comune di Napoli insieme ai dipendenti della Napoli servizi hanno provveduto a transennare un pezzo di via Giulio Cesare.

L’ex palazzetto della pelota abbandonato ormai da 40 anni dopo un incendio che lo distrusse la notte di capodanno del 1985 è stato sequestrato in maniera cautelativa dopo le forti scosse di terremoto che hanno interessato i Campi Flegrei nelle scorse settimane.

Già nel mese di maggio scorso dopo la scossa di terremoto 4.4 che colpì la città di Pozzuoli dalla struttura che affaccia su via Giulio Cesare si staccarono dei grossi pezzi di tufo che caddero colpendo anche alcune auto in sosta.

Da oggi l’ l’immobile è l’intera area circostante sono stati sottoposti a sequestro preventivo e il comune di Napoli sta cercando con i proprietari del suolo di trovare una soluzione per mettere in sicurezza l’intera aria e magari ridestinarla a nuovo uso. Sono anni che attorno allo sferisterio si realizzano tantissimi progetti che sulla carta potrebbero essere utili alla decima municipalità e ai cittadini di Fuorigrotta Bagnoli, ma che ne i fatti non sono stati mai realizzati: su tutti la realizzazione di un parcheggio multipiano che andrebbe a snellire il traffico cittadino soprattutto durante i giorni in cui allo stadio Maradona gioca il Napoli.

Intanto nonostante siano passate quasi due settimane ormai dalla scossa di magnitudo 4.6, continuano gli sgomberi nell’area flegrea.

Nel pomeriggio di ieri dopo un sopralluogo effettuato dai vigili del fuoco, è stato sgomberato un edificio al civico 32 di via Lucio Silla, nel quartiere di Bagnoli, la zona più colpita dal terremoto dello scorso 13 marzo.

In particolare, i vigili del fuoco hanno riscontrato lesioni ai muri portanti della struttura, decidendo per l’evacuazione in via precauzionale dello stabile: pertanto, i 14 nuclei familiari che vivono nell’edificio, per un totale di 28 persone, sono stati sgomberati; tra loro anche una donna disabile con due bambine. Sale così a 353 il numero delle persone sgomberate – per un totale di 164 nuclei familiari.

Di questi 108 persone (38 nuclei familiari) sono ospitate in strutture alberghiere, mentre 215 hanno trovato autonoma sistemazione. Nell’hub di accoglienza di via Acate ci sono 12 alloggiati (7 nuclei familiari). Nella struttura di Marechiaro “San Francesco d’Assisi” sono ospitate 18 persone (6 nuclei familiari).

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