NAPOLI – Sono terminati gli approfondimenti eseguiti dall’Amministrazione comunale per valutare il livello della sicurezza della Galleria della Vittoria.
Dopo gli eventi dello scorso settembre, quando si ebbe il distacco di un pannello del rivestimento della galleria, e il successivo provvedimento di sequestro cautelare da parte della Procura della Repubblica, il Comune si è attivato per investigare i motivi dell’evento.
A tal fine è stata condotta una accurata e meticolosa campagna di indagine finalizzata a valutare, come mai è stato fatto dalla sua costruzione, lo stato di salute dell’intera galleria. Con l’assistenza di un consulente esperto in gallerie, gli Uffici Comunali hanno censito e catalogato ogni elemento della galleria.
Sono state svolte ricerche storiche, è stata ricostruita la geometria dell’infrastruttura con rilievi laser scanner e sono state rilevati tutti gli ammaloramenti con ispezioni visive e termografiche.
Inoltre, sono stati controllati con battitura ogni elemento e rimosse tutte le parti potenzialmente instabili e sono stati messi a nudo gli elementi strutturali per ispezionarli e prelevare campioni di materiale che sono poi stati sottoposti a prove di laboratorio per la caratterizzazione meccanica.
Le indagini hanno riguardato anche le verifiche chimico-fisiche per la caratterizzazione del materiale con cui sono realizzati i pannelli di rivestimento interno della galleria e sono state effettuate prove per la caratterizzazione meccanica dei pannelli.
Sono stati condotti approfondimenti sull’ammasso tufaceo dell’intera collina di Pizzofalcone per valutare la stabilità e compattezza dei terreni. Per questo è stata incaricata una squadra di geologi e speleologhi che hanno ispezionato le cavità, i rifugi e i cunicoli nelle vicinanze della galleria per ricostruire il quadro fessurativo dell’ammasso roccioso e, al contempo, per facilitare la ricerca di perdite nei sottoservizi mediante l’individuazione di stillicidi all’interno della roccia. Gli esperti hanno camminato in strettissimi cunicoli per alcune centinaia di metri fino ad arrivare nei pressi dell’estradosso della Galleria.
Sono stati in diversi ambienti, alcuni dei quali scoperti solo ora.
Con l’Azienda ABC sono stati controllati i condotti della rete idrica, le camerette di ispezione, gli organi di manovra e sono state condotte rilevazioni acustiche sulle tubazioni alla ricerca di perdite. ABC ha anche ispezionato la rete fognaria cittadina controllando i pozzetti di ispezione e i condotti fognari ed effettuando videoispezioni dei canali, ispezionando fin anche, dove necessario, fognoli secondari, allacci e reti condominiali.
Sono infine state effettuate analisi chimico biologiche delle acque di percolazione in galleria.
Questo è l’articolato report degli uffici comunali che stanno seguendo quotidianamente l’evolversi della complessa vicenda.
“Un lavoro immenso, mai fatto prima, – sottolinea l’Assessore Alessandra Clemente – i cui risultati sono stati utilizzati per mettere a punto un progetto per incrementare la sicurezza della galleria. Il progetto è stato approvato e finanziato con fondi di bilancio comunale dalla Giunta Comunale nel dicembre 2020 ed è sbagliato diffondere notizie circa l’assenza di fondi, che data l’importanza dell’intervento sono stati già individuati e non si mancherà, di fronte a altre eventuali ipotesi e scenari, di individuare. I successivi approfondimenti intercorsi confermano il progetto già approvato. Nei prossimi giorni i risultati di tutte queste indagini saranno trasmessi alla Procura ad integrazione di quanto richiesto.
Nel corso degli approfondimenti, inoltre, abbiamo intrapreso una proficua interlocuzione con ANAS, società del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, gestore della rete stradale italiana, leader nel settore delle gallerie. L’Azienda, che ringraziamo, ha già formalizzato la sua disponibilità ad assumere la funzione di soggetto attuatore per l’esecuzione dei lavori necessari alla riapertura della galleria. Tutti i dettagli di questa collaborazione, del lavoro e della tempistica saranno illustrati e ufficializzati dopo la firma di una convenzione tra Anas e il Comune alla quale si sta già lavorando.” conclude Clemente.