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Hotel de Londres: un gioiello napoletano da restituire al turismo

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NAPOLI (Di Anna Calì) – Il Grand Hotel de Londres di Napoli, un’icona storica, è occupato da uffici amministrativi.  La consigliera comunale Marì Muscarà chiede la restituzione dell’edificio al turismo, sottolineando l’importanza di valorizzare il patrimonio storico e culturale della città: “Come mai si sottraggono spazi e risorse ai cittadini per trasformarli in luoghi di accoglienza turistica o in centri direzionali, invece di restituirli alla collettività? È inaccettabile che strutture storiche, come il Grand Hotel de Londres, che per decenni hanno rappresentato un simbolo di eccellenza e accoglienza napoletana, rimangano inutilizzate o vengano snaturate dalla loro funzione originaria, per i tanti uffici.”

L’Hotel de Londres rappresenta un pezzo importante della storia di Napoli. La sua posizione strategica e la sua architettura raffinata lo rendono un luogo unico nel suo genere. Restituire l’edificio al turismo significherebbe non solo valorizzare un patrimonio storico, ma anche dare un nuovo impulso all’economia locale.

“Perché Napoli, con la sua straordinaria vocazione turistica, non riesce a coniugare sviluppo economico e tutela del diritto alla città dei suoi abitanti? Il centro storico non deve diventare solo un’attrazione per turisti, ma rimanere anche uno spazio vivo e accessibile per i napoletani”, prosegue la consigliera Muscarà

La scelta di ospitare il TAR all’interno dell’Hotel de Londres ha suscitato molte polemiche. Secondo i critici, questa decisione ha sottratto alla città un’importante risorsa turistica. La consigliera Muscarà ha sottolineato come il Centro Direzionale, costruito appositamente per ospitare uffici pubblici, sarebbe la sede più adatta per il TAR.

La consigliera insiste sull’urgenza di un piano strategico che tuteli il patrimonio storico e culturale della città senza alimentare processi di esclusione sociale: “La riapertura del Grand Hotel de Londres non deve essere un’operazione esclusivamente rivolta ai flussi turistici, ma deve rispondere anche ai bisogni della comunità. Bisogna evitare che la trasformazione del centro storico si traduca in un’espropriazione silenziosa del diritto dei napoletani di vivere e lavorare nella propria città, tuttavia strutture come l’Hotel De Londres, sono nate e servono per l’accoglienza turistica. Come al solito, il caos.”

La proposta del Comitato Portosalvo, che si batte per la riqualificazione del Grand Hotel, potrebbe rappresentare un’occasione per costruire un modello di sviluppo che guardi al futuro senza tradire le radici della città.

La riapertura dell’Hotel de Londres come struttura ricettiva porterebbe numerosi vantaggi per Napoli come il sostegno al turismo, la creazione di posti di lavoro ma soprattutto il rilancio del centro storico .

Tuttavia, Muscarà conclude con un appello: “È necessario vigilare affinché queste operazioni siano trasparenti e realmente utili alla collettività. Napoli non deve svendere la sua anima per inseguire logiche di profitto, ma costruire un futuro in cui la sua storia e la sua bellezza siano patrimonio di tutti, non privilegio di pochi.”

La restituzione dell’Hotel de Londres al turismo è una questione che va oltre le semplici esigenze del mercato.

È una questione di identità, di valorizzazione del patrimonio e di sviluppo sostenibile.

Napoli ha bisogno di luoghi come l’Hotel de Londres per affermarsi come una delle destinazioni turistiche più importanti del mondo.

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