NAPOLI – Il Consorzio Parsifal segue con profondo sgomento la drammatica situazione che sta vivendo il Consorzio Gesco di Napoli, realtà storica della cooperazione sociale campana che ha contribuito in modo determinante, nel proprio territorio, allo sviluppo di un welfare comunitario capace di rispondere ai bisogni delle persone più vulnerabili.
La decisione unilaterale dell′Asl Napoli 1 di rescindere anticipatamente il contratto in essere fino al 2025 non solo mette a repentaglio il futuro di 300 lavoratori – con il rischio concreto che possano diventare 1.500 – ma compromette un sistema di servizi costruito in trent′anni di lavoro sul territorio, minando le fondamenta stesse del welfare locale.
Le cooperative sociali non sono semplici fornitori di servizi: sono imprese di comunità che generano valore sociale, costruiscono legami, innovano le pratiche di cura e di assistenza. Il Consorzio Gesco, con i suoi operatori che ogni giorno si dedicano a malati di Alzheimer, persone con sofferenza psichica, anziani, disabili, giovani e persone fragili, contribuisce in modo determinante alla costruzione di un capitale sociale che non può essere disperso.
Come cooperatori sociali, non possiamo restare in silenzio di fronte a questa emergenza. L′interruzione improvvisa di questi servizi non solo compromette la continuità assistenziale per migliaia di utenti, ma mette in discussione un patrimonio di competenze, relazioni e innovazione sociale costruito negli anni.
Il Consorzio Parsifal esprime la più profonda solidarietà ai lavoratori del Consorzio Gesco e alle loro famiglie, e si unisce con forza alla richiesta di un tavolo di confronto che coinvolga l′Asl, la Regione Campania, la Prefettura e le parti sociali. La posta in gioco non è solo il destino di centinaia di famiglie, ma la tenuta di un sistema di welfare territoriale in cui le cooperative sociali hanno dimostrato di essere insostituibili agenti di sviluppo e coesione sociale.