NAPOLI – “È una carezza che ancora una volta Napoli mi fa, che fa a tutti noi, a mia figlia a mia moglie”. Ha la voce spezzata dal dolore, Gianfranco Jaconis, il padre Chiara, durante l’inaugurazione del murales dedicato alla figlia. Via Santa Teresella degli Spagnoli a Napoli.
A pochi metri da dove quel maledetto 15 settembre una statuetta precipitava da un balcone uccidendo la turista padovana, oggi splende, sorridente e circondato da cuori, il volto di Chiara. Si tratta di un’iniziativa dei residenti dei Quartieri Spagnoli che hanno voluto così ancora una volta testimoniare affetto e vicinanza alla famiglia della ragazza. Prima che l’opera venisse svelata, il vicoletto, nonostante la pioggia battente, è teatro di un andirivieni di persone. C’è chi depone un mazzo di fiori, chi un biglietto. Poi arrivano papà Gianfranco, mamma Cristina e la sorella Roberta e, sotto il loro sguardo commosso e gli applausi della gente, il telo va giù.
“Io e la mamma – spiega Gianfranco l’abbiamo messa alla vita, e Napoli l’ha adottata. Però come dico spesso questo è un fine pena mai, come gli ergastoli. Il vuoto che ha creato questo tragico evento niente può colmarlo. Siamo convinti noi della famiglia che sia stata una chiamata e per renderci la pillola meno amara questa chiamata è arrivata qui”.
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