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Inaugurato il Pulcinella della discordia. Manfredi: “Quando l’ho vista, ho pensato quello che hanno pensato anche gli altri!”

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NAPOLI (di Anna Calì) – Il Maschio Angioino osserverà da stasera con turgido orgoglio, virilità e un pizzico di invidia la nuova opera presentata a Napoli e installata a Piazza Municipio.
“Tu si na cosa grande pe me”, questo è il titolo dato dallo scultore Gaetano Pesce scomparso pochi mesi fa.

L’installazione, a cura di Silvana Annichiarico, si compone di due opere in dialogo tra loro: una rivisitazione dell’abito di Pulcinella, di 12 metri di altezza, e due cuori rossi trafitti da una freccia, e rientra nel programma “Napoli Contemporanea” curato da Vincenzo Trione.

L’opera installata ha preso il posto della Venere degli stracci e resterà in città fino al 19 dicembre.

Poche parole che racchiudono il vero significato della parola amore e quanto possa essere importante una persona per l’altra.

L’artista, infatti, ha voluto dare un tributo alla città a cui era molto legato, puntando su l’attenzione al corpo e al mondo femminile, con un occhio allo scarto e all’imperfetto, utilizzando sempre materiali contemporanei.

Peccato, però, che da “grande” a “glande”, il passo è breve, soprattutto nell’immaginario collettivo specie sui social dove da 24 ore impazzano meme a doppio senso di ogni genere.
Un pulcinella gigante, con un abito bianco e un grosso cuore rosso: beh, l’idea, il significato e l’omaggio alla città di Napoli non erano per niente male.

Peccato, però, che qualcosa è andato storto, anche perché, non è possibile pensare che sia andato tutto veramente nel verso giusto.

Una struttura che per i tanti, e per tanti intendiamo i napoletani medi che osservano l’opera, non somiglia nemmeno lontanamente al nostro Pulcinella, prendendo piuttosto una forma fallica.

IL PENSIERO DEL SINDACO MANFREDI

Cosa questa che ha affermato stasera anche il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi che nel corso della presentazione in pompa magna ha affermato: “Inizialmente quando l’ho vista ho pensato quello che hanno pensato anche gli altri. Penso che sia un pensiero che è arrivato a tutti ed è un pensiero molto napoletano.

Lo dobbiamo prendere anche come un pensiero di buon augurio. Tutto questo dibattito, anche popolare, lo trovo molto positivo. Discutere è importante, così come lo è coinvolgere le persone e anche criticare, è segno di una città viva”.

Il sindaco, nel riferire di essere rimasto “molto colpito” quando ha visto l’opera, ha tuttavia ricordato come Gaetano Pesce è stato “il massimo esponente del design radicale con tante opere fortemente controverse e discusse e dunque non ci potevamo aspettare cose molto diverse. L’arte fa discutere, fa commentare, si parla di Napoli e per noi è un fatto positivo perché portiamo la città in in dibattito sull’arte”.

Riguardo alle critiche mosse da Fratelli d’Italia sull’installazione, il sindaco ha poi replicato: “È stato coinvolto uno dei più grandi designer contemporanei, l’arte va rispettata, può piacere o no, l’arte è discussione”.

QUANTO È COSTATA L’OPERA?

Poi, con riferimento alle risorse investite, Manfredi ha spiegato che “sono fondi destinati all’arte contemporanea. Noi dobbiamo considerare che una città con tanto movimento, con tanti turisti, ha la necessità di essere sempre al centro del dibattito. Questi investimenti sono fatti anche per tenere viva l’attenzione sulla città”.

Complessivamente il costo totale dell’opera, compreso di allestimento e di guardiania, ammonta a 180mila euro di cui 160mila della Regione Campania attraverso i Poc, fondi destinati alla promozione culturale nei Comuni.

Un’inaugurazione che fa discutere anche sul piano politico. Quella di oggi doveva essere la prima apparizione pubblica che vedeva insieme Manfredi e De Luca. Una possibile operazione di disgelo nel segno dell’arte. Peccato però che il governatore ha “pulcinellato” tutti disertando l’appuntamento in piazza adducendo motivi istituzionali (è rimasto bloccato alla conferenza Stato- Regioni a Roma affermano le fonti di Santa Lucia).

L’IRONIA E LA RABBIA SUI SOCIAL

Sui social, più passano le ore, più il malcontento mediatico è palpabile.

C’è chi afferma che “sarebbe stato opportuno invitare all’inaugurazione Rocco Siffredi”; chi pensa che “è un’offesa a Napoli, ai napoletani e alla figura di Pulcinella”; chi sostiene che “è una metafora di come sta andando la città negli ultimi periodi” e chi addirittura consigli di abbellire in vista del Natale l’installazione vigente ora con delle palle luminose così da smorzarne i toni ridicoli.

Anche Luigi de Magistris, ex sindaco della città, con tagliente ironia sui social ha scritto stamane: “Napoli cresce: da Pistoletto a Pesce”. Il riferimento ironico è palese!
Possibile che non esistano altre idee migliori per poter abbellire la città?

E pensare che in passato si è avuto il coraggio di criticare l’installazione a Mergellina di “N’albero” o tornando più indietro con la memoria nel 1995 la Montagna di sale di Mimmo Paladino.

Insomma il dibattito è appena incominciato e di sicuro nel bene e nel male si parlerà di Napoli almeno fino a Natale. Poi chissà cosa ci regalerà il destino nel 2025 per Piazza del Municipio… lo scopriremo solo vivendo!

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