NAPOLI – Avrebbero provato a superare il concorso per infermieri all’ospedale Cardarelli grazie all’ausilio esterno di alcuni complici collegati tramite auricolari e microfoni di ultimissima generazione.
I carabinieri del Nas ne hanno denunciati tre ma l’inchiesta partita all’indomani del recente concorso che si è tenuto alla Mostra d’Oltremare è destinata ad allargarsi.
Migliaia di candidati per settanta posti, alcuni lo hanno affrontato come il momento più importante della loro vita.
E, secondo gli inquirenti, avrebbero provato ad arginare norme e regole. La chimera di un posto di lavoro, di un’assunzione a tempo indeterminato nella pubblica amministrazione, nella sanità campana.
Le risultanze dell’inchiesta sono già state trasferite anche al Ministero della Sanità, ma sicuramente nelle prossime ore si potranno avere ulteriori sviluppi.
Nei giorni scorsi il consigliere regionale, Francesco Emilio Borrelli aveva rivelato l’espulsione dei tre candidati durante le prove. Tuti dotati di cellulari, auricolari e beccati nel tentativo di copiare. Il controllo interno ha funzionato. Ma con chi dialogavano o provavano a dialogare i tre?
L’attenzione degli inquirenti si sta focalizzando anche sui circuiti della formazione e sulle figure di alcuni tutor che in questi mesi hanno seguito il lavoro di gruppi di aspiranti infermieri. Ma anche sui sindacati e su quelli che si offrono come intermediari, o anche presunti faccendieri o loschi personaggi che lucrano sulle speranze di alcuni che pur di raggiungere l’agognato posto fisso sono pronti a tutto.