NAPOLI – Diciotto ricercatori in Biologia Marina, tre cui la maggior parte appartenenti alla Stazione Zoologica di Napoli ANTON DOHRN, hanno redatto e sottoscritto un documento che propone osservazioni tecniche contrarie al progetto del PRARU di Bagnoli, che prevede il raddoppio degli scarichi fognari nella ZSC Gaiola-Nisida.
Primo firmatario il Dott. Gabriele Procaccini, dirigente di ricerca del Dipartimento di Ecologia Marina Integrata della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, di recente nominato nuovo membro dell’ EMBO – excellence in life sciences, organizzazione internazionale di scienziati impegnati nelle scienze della vita che annovera tra i suoi membri ben 92 premi Nobel.


Il documento spiega come i già esistenti canali di scolo rappresentino una minaccia agli ecosistemi costieri, oggetto di protezioni e di misure speciali di salvaguardia da parte delle direttive europee, per cui lo scolmatoio andrebbe mitigato e non potenziato.


In tutto son ben 75 le osservazioni arrivate per iscritto al Ministero dell’Ambiente contro la costruzione della nuova bocca per gli scarichi.

 

“Da diversi mesi esprimiamo il nostro parere fortemente contrario all’aumento delle acque reflue, convogliate negli scarichi di Coroglio, e della conseguente realizzazione del nuovo bypass e della condotta di scarico sottomarina. Per questo avevamo inviato una lettera al Commissario all’Ambiente dell’Unione Europea per chiedere un intervento della Commissione per scongiurare i rischi derivanti dall’incremento degli scarichi.

 

Gli effetti possono essere devastanti. Lo scorso gennaio il mare e la spiaggia dell’area marina protetta Gaiola sono stati sommersi dai rifiuti a causa degli scarichi di bypass che insistono sulla zona. Si tratta di un‘area marina protetta, che custodisce i tre più importanti ed ormai unici banchi di Coralligeno della costa cittadina e non solo poiché, come noto, rappresenta, assieme alla Posidonia oceanica, un habitat fondamentale per la biodiversità del Mediterraneo. 


È un tesoro che va custodito e tutelato a ogni costo. Aumentare gli scarichi fognari è un suicidio. “- questo il commento del deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli vice presidente della commissione ecomafie.

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