I detenuti non sono più soli nelle loro celle. Questo è chiaro. Ormai gli ospiti degli istituti di detenzione interagiscono come e quando vogliono, anche se sarebbe del tutto estremamente vietato, con il mondo esterno attraverso i social network.
Come continuano a segnalare numerosi utenti al deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che da tempo denuncia il fenomeno, cresce a dismisura, giorno dopo giorno, il numero di video realizzati all’interno delle celle e postato sulle piattaforme social, Tik Tok su tutte. Un modo per comunicare ed interagire tra di loro, da carcere a carcere, con i familiari ed anche con gli ambienti criminali ed anche per fare propaganda facendo leva su facili, insani ed invertiti sentimentalismi come dimostrano le colonne sonore neomelodiche che molto spesso accompagnano tali filmati.
“La situazione è completamente sfuggita al controllo e non da ora. E’ tempo di reprimere il fenomeno che rappresenta una sfida allo Stato il quale, quindi, non può sottrarsi nel dare una risposta determinata e concreta.”- dichiara Borrelli- “Come abbiamo già proposto, bisogna fare ricorso alla schermatura elettronica dei padiglioni di detenzione per mettere fuori uso le apparecchiature elettroniche ed impedire comunicazioni esterne e l’uso improprio dei cellulari. Non bisogna più tergiversare.”