Furto alla nota paninoteca “Mario Tortora” di viale Michelangelo al Vomero. I ladri hanno fatto irruzione nel cuore di ieri notte, 26 marzo, attorno alle 4,20. hanno sfondato la saracinesca, distrutto la cassa automatica e fatto razzia di tutto. L’episodio è stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza presenti in strada e all’interno del locale. Almeno tre, da quanto si vede nelle immagini, le persone coinvolte. Tutte a volto coperto e con cappuccio. È stata sporta denuncia alle forze dell’ordine. A denunciare l’accaduto è il parlamentare Francesco Emilio Borrelli (Alleanza Verdi-Sinistra) che ha pubblicato un post sui suoi canali social dopo averle ricevute dall’avvocato Angelo Pisani.
I malviventi poco dopo la chiusura hanno sfondato la saracinesca blindata della nota paninomacelleria di Mario Tortora e fatto razzia di tutto e distruggendola cassa automatica in pochi minuti.
Si tratta dell’ ennesimo raid e gravissimo episodio di violenza e furto con scasso esempio parlante di pericolo ed insicurezza territoriale – si legge nel racconto di Mario Tortora che non lascia Napoli ma grida vendetta di Giustizia e sicurezza ed al contempo in sfida al male invita i criminali a venire a lavorare nel suo nuovo format/locale sandwich club nella vicina piazza Fanzago.
“Si tratta di un gravissimo episodio di violenza ed insicurezza territoriale – spiega l’avv Pisani – che ancora una volta e’ campanello d’allarme per la gravità della situazione , l’assenza di controlli e sicurezza ponendo in forte evidenza la necessità di un nuovo ed efficace piano sicurezza e pugno duro conto la criminalità che spesso trasforma tali episodi in tragedie.”
“E’ evidente – dichiara il deputato Avs Francesco Emilio Borrelli – che la situazione criminale sui nostri territori è emergenziale. Gli uomini delle forze dell’ordine diminuiscono giorno dopo giorno e sono ormai almeno 6 le caserme e le stazioni di polizia tra Napoli e provincia chiuse o in chiusura. Con pochi uomini e senza presidi i più deboli saranno sempre più alla mercè del crimine. Probabilmente la strategia generale è di spingere chi ha la possibilità a dotarsi di polizia privata o a farsi giustizia da solo”.