Un luogo che dovrebbe essere incontaminato ma non lo è e un avvocato che si leva giacca e cravatta per rimboccarsi le maniche.
La foce del fiume Sele, in provincia di Eboli, era totalmente invasa da rifiuti e plastiche ed è stato proprio un avvocato, l’attivista ambientalista Fabio Armano, a ripulirla raccogliendo rifiuti vari, plastica, cassette di polistirolo, taniche di olii esausti in centinaia di sacchi.
Il deputato di alleanza Verde-Sinistra Francesco Emilio Borrelli si è recato sul luogo dove era in corso il disastro ambientale per mostrare il lavoro di Armano.
“Purtroppo le foci dei fiumi non vengono pulite perché non c’è nessuna legge che lo prevede”- spiega l’avvocato ambientalista- “Per questo pensavamo di proporre una legge che preveda l’istituzione di fondi da parte dei Comuni per essere utilizzati per la pulizia delle foci attraverso l’ausilio delle associazioni ambientaliste.”
“Il secondo passo è quello di eliminare le microplatsiche- prosegue Arrmano-“ Ogni giorno vengono gettate centinaia di cassette di polistirolo, sia quelle usate per i prodotti ortofrutticoli che quelle per il pescato. Cassette utilizzate una volta sola per trasportare il pesce dalla barca al mercato e poi vengono gettate. Si tratta di materiali che si degradano dopo pochi giorni.
Ma il vero paradosso è quello di utilizzare per l’igiene delle mani dei prodotti che poi vanno ad avere un grande impatto sull’ambiente. Parliamo dei fazzoletti imbevuti, identificati dal codice 7 e cioè plastica non riciclabile. Questo tipo di materiale dovrebbe essere dismesso perché il suo impatto sui mari e sull’ambiente è devastante”
“Una sola persona” commenta Borrelli- “l’avvocato ambientalista Fabio Armano, ha pulito la foce che migliaia di persone hanno inquinato. Il rapporto di forze tra chi devasta l’ambiente e chi lo tutela è oramai insostenibile ed è per questo che lì dove non arriva la coscienza deve pensarci la legge. Le proposte ambientaliste vengono continuamente ignorate e seppure esse vengono ingoiate a forza, una volta imposte dalla UE, sono scarsi i controlli per accertarsi del rispetto delle normative. Non si tratta più soltanto di ideali ma di salvaguardare un futuro che è sempre più prossimo.”
