MILANO – Si riapre a sorpresa il caso del ginecologo napoletano Stefano Ansaldi ucciso il 19 dicembre 2020 a Milano.
Il gip del Tribunale del capoluogo lombardo ha infatti deciso di disporre altri quattro mesi di indagine.
La decisione nasce dal sospetto che quello che fu inizialmente definito suicidio possa essere invece un omicidio.
I giudici del tribunale di Milano, dopo aver letto le conclusioni della difesa della famiglia composta dai penalisti Francesco Cangiano e Luigi Sena hanno deciso di dare altro tempo per svolgere confronti e indagini suppletive.
Secondo l’ipotesi avanzata dai penalisti, infatti, il ginecologo sarebbe stato aggredito e pugnalato con un coltello da cucina.