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Morto l’ultimo partigiano di Napoli, Antonio Amoretti

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NAPOLI (Di Anna Calì) – Napoli perde il suo ultimo partigiano delle Quattro Giornate. Si è spento all’età di 94 Antonio Amoretti. Aveva soli 16 anni quando nel 28 settembre del 1943 decise, insieme a tanti altri giovani, di scendere in strada a combattere le truppe nazifasciste che occupavano la città di Napoli. Per anni ha guidato l’Anpi provinciale di Napoli.

“Salutiamo, con grande dolore, Antonio Amoretti, ultimo partigiano delle Quattro giornate di Napoli, lo scugnizzo “Tonino ‘o biondo”, componente della Presidenza onoraria dell’Associazione partigiani”, questo l’annuncio dell’Anpi a seguito della tragica notizia.

Non appena giunta la notizia le bandiere istituzionali di Palazzo San Giacomo e della sede del Consiglio Comunale di Via Verdi, saranno oggi e domani a mezz’asta in segno di lutto.

Il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi ha disposto l’allestimento della camera ardente nella Sala dei Baroni al Maschio Angioino a partire dalle 15 di oggi sino alle 18.00, in modo da permettere a tutta la città di dare il suo ultimo saluto, sempre, nella Sala dei Baroni domani sarà celebrato il rito laico dei funerali alle ore 11.00, con la presenza del Sindaco Gaetano Manfredi e del Presidente nazionale dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo.

“È morto l’amico e compagno Antonio Amoretti, grande partigiano, presidente per tanti anni e durante il mio mandato di Sindaco dell’ANPI di Napoli. Partigiano delle quattro giornate di Napoli nel settembre del 1943, il ragazzo che a sedici anni prese il fucile per fare la resistenza armata e per contribuire a liberare Napoli dall’oppressione nazifascista. Quanti incontri, cortei, dibattiti, lotte che abbiamo fatto insieme caro Antonio, amico mio, mi mancherai assai. Lasci un vuoto enorme che solo la memoria storica può colmare. Ti ho stimato immensamente e ti ho voluto un bene profondo. Alla tua bellissima famiglia va il mio abbraccio partigiano. Addio Antonio.” Questo il messaggio di cordoglio dell’ex Sindaco della città di Napoli, Luigi De Magistris.

È aperta nella Sala dei Baroni al Maschio Angioino la camera ardente per Antonio Amoretti, l’ultimo partigiano napoletano delle Quattro Giornate scomparso questa mattina. Nato a Napoli nel 1927, aveva compiuto 95 anni lo scorso 11 settembre. Per tanti anni ha guidato l’Anpi provinciale di Napoli. La sua missione, come lui stesso amava dire, era andare nelle scuole e raccontare ai ragazzi di oggi che cosa erano state le Quattro Giornate e diffondere i valori della Resistenza e delle libertà.
La scomparsa di Antonio Amoretti lascia un grande vuoto in città. È stato un grande testimone, anche in tantissime scuole di Napoli e di tutta l’area metropolitana di un momento tragico ma anche di riscatto politico e sociale della nostra città. Questa perdita arriva proprio alla vigilia del 2023 data nella quale celebreremo gli 80 anni dalle Quattro Giornate e in quella occasione certamente inseriremo un ricordo di Amoretti nel programma che stiamo definendo insieme ad un comitato di esperti guidato da Guido D’Agostino”. Lo ha dichiarato il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi

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