VOMERO – “Mentre le strade della municipalità collinare di Napoli, che comprende i quartieri del Vomero e dell’Arenella, sembrano sempre più adatte a un percorso da Camel Trophy, visti i dissesti e le buche presenti, che aumentano giorno per giorno, in assenza delle necessarie opere manutentive, e mentre si prospetta un Natale al buio, senza le caratteristiche luminarie natalizie, che contribuiscono a invogliare le persone a fare acquisti, continuano ad abbassare definitivamente le saracinesche gli esercizi commerciali presenti sulla collina partenopea, costituendone il tessuto portante sul piano economico, con 1.600 attività a posto fisso, alcune delle quali della grande distribuzione, presenti nel solo territorio del Vomero, su una superficie di poco più di due chilometri quadrati, offrendo tra l’altro possibilità occupazionali a tanti giovani alla ricerca di un impiego. L’ultima goccia, che ha fatto traboccato il vaso, peraltro già pieno , è stata generata dai notevoli rincari determinati dai consumi energetici, con bollette per luce e gas lievitate a dismisura “. E’ l’amara constatazione di Gennaro Capodanno, presidente dl Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, che da lustri segue le vicende di un settore, quello del commercio, che vede sulla collina la più alta concentrazione di esercizi commerciali dell’area partenopea.
“Una crisi che sta colpendo, in questi ultimi tempi, anche bar e pasticcerie – puntualizza Capodanno -. Tra gli ultimi a chiudere, nei giorni scorsi, nella centralissima via Scarlatti, al civico, 66, nei pressi dell’incrocio con via Kerbaker, c’è il Caffè Vomero . Ma non è l’unico. Stessa sorte era toccata in precedenza al bar pasticceria Ranieri in via Bernini e al bar pasticceria Ranieri in via Cilea. Anche nel settore dell’abbigliamento la situazione non è affatto rosea. Un noto marchio, presente da oltre mezzo secolo, ha lasciato in questi giorni gli ampi locali in via Stanzione trasferendosi in un negozio di minore estensione posto nella stessa strada per diminuire i costi d’esercizio. Ma, più in generale, girando per le strade e le piazze del Vomero e dell’Arenella non è difficile imbattersi in locali che, allo stato, appaiono privi di un’attività “.
“E così, senza che vengano messe in campo valide quanto concrete iniziative di sostegno da parte degli Enti a tanto preposti, sia a livello nazionale che locale, per superare la difficile quanto perdurante crisi economica, che ha subito colpi ferali prima dalla pandemia e poi dalle conseguenze dei noti eventi bellici – sottolinea Capodanno -, le aziende commerciali e artigianali presenti sulla collina vomerese, sembrano destinate a continuare inesorabilmente a scomparire. Una trasformazione, quella del settore commerciale che ha subito una preoccupante quanto emblematica impennata da un quarto di secolo a questa parte e che sembra destinata a subire l’ennesimo contraccolpo negativo in questo scorcio di fine anno “.