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Napoli, bruciata la Venere degli stracci: si segue pista dolosa (VIDEO)

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NAPOLI – (Di Anna Calì) Ecco ciò che resta della Venere degli stracci. Un ammasso di cenere, polvere e tanta tristezza nel cuore di chi vede per l’ennesima volta andare in frantumi tutto ciò che di bello la città di Napoli offre.

La città ancora addobbata a festa per i festeggiamenti post scudetto; i numeri che confermano un incremento positivo per i turisti che scelgono ancora una volta la nostra città; le scolaresche che decidono di abbandonare le classiche mete come: Roma e Firenze e si recano a Napoli, perché non lasciar tranquilla un’opera d’arte?!

Un buongiorno triste quello che si abbatte sulla città di Napoli.  Stamattina alle 5.30 è andata a fuoco la Venere degli stracci, che era stata installata un paio di settimane fa presso piazza Municipio. Sono subito intervenuti i Vigili del Fuoco e le forze dell’ordine. Non si conoscono ancora i motivi e se si è trattato di un atto vandalico.

I primi ad assistere inermi e addolorati al rogo uno dei titolari del Gambrinus Michele Sergio e il conduttore radiofonico Gianni Simioli, entrambi che si stavano recando per andare al lavoro.

L’opera rappresentava una Venere gigante che osserva una montagna di abiti usati. Realizzata da Michelangelo Pistoletto, artista 90enne che per l’occasione aveva deciso di realizzarne una ancora più grande. Il monte di stracci rappresentavano tantissime cose; il contrasto tra la bellezza e la transitorietà.

“Le immagini della Venere degli Stracci di Pistoletto in fiamme fanno male. Un brutto segnale che arriva all’indomani del colpo di pistola nell’opera di Miliot a Piazza Mercato. Non è un bel giorno per Napoli. Ma dobbiamo andare oltre le frasi di circostanza e la solidarietà del momento. Sono d’accordo con il sindaco Manfredi: l’opera deve essere rifatta. Chi odia la città, chi tenta di affossare il rilancio dei nostri territori non deve averla vinta” – è quanto dichiara Mario Casillo, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Regionale della Campania.

“Sul rogo della Venere degli Stracci di Michelangelo Pistoletto a Napoli, digerito lo sdegno e la rabbia, soprattutto per i riflessi internazionali negativi della notizia, bisogna riflettere sul fatto che molte critiche estreme all’episodio di Napoli sono influenzate da un concetto tradizionale di opera d’arte che si sta evolvendo”.

Così Davide De Blasio, fondatore della Fondazione Made in Cloister e responsabile dell’area culturale dell’associazione di rigenerazione sociale Est(ra)Moenia”: “È cosa risaputa – sottolinea De Blasio – che l’installazione per strada di un’opera d’arte così come la performance collegata alla street art, segue logiche diverse rispetto alla fruizione museale. Possono essere contemplate anche azioni ed interazioni da parte del pubblico non controllabili o prevedibili ed a volte anche “estreme” come la distruzione dell’opera. Gli artisti questo lo sanno bene e lo sa bene chi promuove cultura in contesti più controversi, come può essere Porta Capuana, dove ha sede Made in Cloister, o la zona orientale di Napoli, dove opera l’associazione Est(ra)Moenia.

Napoli è una città straordinaria ma complessa, va tenuto presente, anche nelle critiche eventuali. È necessario reagire con determinazione e coraggio. Noi faremo la nostra parte come sempre: porteremo in spazi pubblici anche all’esterno di Made in Cloister parte dell’esposizione Interaction 2024 di marzo prossimo, in linea con il programma di adozione degli spazi pubblici che promuoviamo con Est(ra)Moenia. Vedremo quali sono le cause, ma il gesto vandalico oppure di “protesta” è molto probabile e, tra l’altro, avviene proprio in un momento fondamentale per il mondo dell’arte: in coincidenza con l’approvazione del Senato del ddl 693 in materia di danneggiamento delle opere d’arte”.

“Ho sentito Pistoletto, era molto amareggiato e ferito, però anche con grande speranza. La sua opera di tutti questi anni è un’opera che parte proprio dal principio della rigenerazione”. Ha commentato così il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, parlando con i giornalisti in piazza Municipio. “Mi ha detto che, alla fine, anche questo atto violento dev’essere interpretato da noi come un momento di rigenerazione – aggiunge – così faremo, la struttura è rimasta integra, quindi rifaremo l’installazione. Se guardiamo la storia della nostra umanità – ragiona – c’è sempre stato uno scontro continuo tra la bellezza, il progresso e la violenza e la regressione. Fa parte della storia dell’uomo, però alla fine ha sempre prevalso il progresso, la bellezza e la civiltà, che però è portata dalle persone. Napoli è la bellezza e reagirà a questo atto di barbarie. Lo farà senza mollare, senza aver timore di nulla”.

“Le immagini del rogo all’alba in piazza Municipio della Venere degli stracci di Pistoletto, davanti al Comune, sono una profonda ferita per una città che negli ultimi dieci anni si è profondamente riscattata con la cultura e con la partecipazione degli abitanti della città alla cura della comunità. “ lo afferma l’ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris
“A fronte di un cammino di valorizzazione dei beni comuni che Napoli ha intrapreso negli anni scorsi e di un’immagine di coesione tra popolo e istituzioni, negli ultimi tempi si registra un forte calo di tensione ed attenzione politica e istituzionale sulla sicurezza urbana in città anche con un aumento di casi di illegalità diffusa.” Conclude de Magistris
Nell’apprendere la notizia del rogo  dell’opera di Pistoletto in piazza Municipio.Sylvain Bellenger, direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte, ricorda la frase di Heinrich Heine: ‘Là dove si bruciano i libri si finisce per bruciare anche gli uomini’ ,
“L’incendio della Venere degli Stracci di Pistoletto – prosegue Bellenger – è un brutto segnale, che segue il colpo di pistola nell’opera di Milot a piazza Mercato. Che tristezza!

“La mia fissazione è questa, che Napoli è una città disgraziata, in mano di gente senza ingegno e senza cuore e senza iniziativa. Tutto procede irregolarmente, abbandonato ai peggiori.” – Salvatore Di Giacomo, 1886.

Sono in corso le indagini della polizia. Non si esclude nessuna pista. Probabile che sia stata una baby gang, ma è ancora presto per formulare tutte le ipotesi.

“Stamattina Napoli è stata colpita al cuore con un atto vandalico senza precedenti. E’ stata bruciata la venere degli stracci, un opera del maestro Michelangelo Pistoletto inaugurata lo scorso 29 giugno a piazza Municipio. Un grande simbolo di rigenerazione che rappresenta la ripartenza della società. Una parte della città, minoritaria, ha dimostrato di non essere pronta per affrontare importanti sfide socio/culturali degne di una metropoli Europea, lo dichiara in una nota Vincenzo Varriale Commissario in Campania del Centro Democratico il quale aggiunge: Spero che la parte sana della città, maggioritaria, si ribelli e si faccia valere, magari con una mobilitazione spontanea chiedendo al maestro Pistoletto di  realizzare nuovamente l’opera e riposizionarla in piazza. Sarebbe una risposta importante all’inciviltà ed alla povertà d’animo delle persone  che vogliono una Napoli mediocre”.

Il presidente della Camera di Commercio di Napoli, Ciro Fiola, si è recato questa mattina in piazza Municipio dove ignoti hanno appiccato un incendio e distrutto l’opera “La venere degli stracci” di Michelangelo Pistoletto: “È una grossa vergogna – ha commentato Fiola -. Oramai Napoli è una città letteralmente invasa dai turisti per 12 mesi all’anno e questo terribile episodio temo che possa fare il giro del mondo, con una grave ricaduta in termini di immagine. Dobbiamo essere in grado di accogliere, di mettere a proprio agio chiunque visiti questa città, con azioni concrete. In questo caso, ospitando l’opera di un grande artista come Pistoletto, che deve essere tutelata e la cui fruizione deve essere consentita in tutta sicurezza. Non è un problema di gradimento o meno rispetto all’opera stessa, occorre condannare con forza questi atti criminali.

Sentirò il Sindaco nelle prossime ore, mi confronterò con i dirigenti per capire come la Camera di Commercio possa offrire il proprio contributo per restituire l’opera alla città. I turisti e gli itinerari culturali collegati fanno bene alla città, fanno bene al commercio, fanno bene al sistema produttivo circolare perché lavora tutto l’indotto.

Quindi noi dobbiamo dare una risposta veloce ed efficace, per cancellare velocemente questa brutta immagine e assicurare i colpevoli alla giustizia”.

“Accertare subito la causa dell’incendio che ha distrutto la ‘Venere degli stracci’ a Napoli. Al momento, sarebbe da escludere l’autocombustione, quindi, si sarebbe trattato di un evento innescato da qualcosa o qualcuno,  in maniera accidentale o peggio, volutamente. Confidiamo nell’impegno massimo e nella competenza delle forze dell’ordine che stanno effettuando le indagini del caso per appurare la natura del rogo e individuare eventuali responsabili; se fosse confermata la pista dolosa ci troveremmo di fronte a un ulteriore segnale di degrado sociale pericoloso da parte di una piccola minoranza priva di valori e cultura che sporca l’immagine della città, che per di più agisce di fronte alla ‘casa’ di tutti i napoletani, e che va combattuta con forza”. Lo afferma Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania.

“Se fosse confermata la natura dolosa sarebbe davvero un fatto gravissimo che ci riporta indietro di 20 anni ai periodi bui di questa città in mano a criminali e gang giovanili assolutamente fuori controllo.
Auspichiamo un rapido intervento delle forze dell’ordine e della magistratura che identifichi i responsabili.
Ma detto questo, è purtroppo necessario rimarcare che sul fronte della sicurezza la città di Napoli è un fallimento totale. Non ci sono i benché minimi controlli, non sono state istallate telecamere, ne’ individuati presidi di polizia fissi o mobili nei punti strategici della città.
È dal primo intervento in consiglio comunale che auspichiamo un piano speciale per Napoli.
Il periodo del negazionismo a tutti i costi è finito. Dobbiamo prendere coscienza della gravità della situazione ed intervenire subito. Ma ci vuole competenza e serve strategia, tutte cose che fino ad oggi sono mancate.
Napoli oggi è ferita al cuore e bisogna intervenire subito”, così Catello Maresca sull’incendio de La Venere degli stracci avvenuto questa mattina in città

“Che la causa sia dolosa o colposa, è comunque uno schiaffo alla
nostra città”. Questo il commento di Mariagrazia Vitelli, consigliere   comunale di Napoli per il Partito Democratico, sull’incendio che   questa mattina in Piazza Municipio ha distrutto la Venere degli   Stracci, installazione del maestro Michelangelo Pistoletto inaugurata
il 29 giugno scorso.
“Le immagini che stiamo vedendo offendono la straordinaria politica culturale che l’amministrazione Manfredi sta portando avanti – spiega Vitelli – confidiamo in un lavoro rapido e minuzioso da parte di Vigili del Fuoco, Polizia e Magistratura per accertare dinamica e responsabili, ma come istituzioni non possiamo ignorare che si fa sempre più urgente la necessità di una risposta forte e organica sul piano della sicurezza e del controllo del territorio, dal centro alle periferie. Non è possibile che un’importantissima opera d’arte, firmata da un’artista di fama mondiale, fiore all’occhiello in una piazza che proprio grazie a questa amministrazione sta finalmente rinascendo dopo vent’anni di lavori, possa essere esposta a gesti delinquenziali come a rischi di qualsiasi genere”.
Per questo “come singolo e nell’ambito del gruppo del Partito Democratico, sono a disposizione della giunta per adottare tutti i provvedimenti necessari, crediamo che questo terribile misfatto debba rappresentare uno spartiacque obbligato nella nostra azione di  governo, sempre in sinergia con le forze dell’ordine”.

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Carlo
12/07/2023 9:21

Chi ha il coraggio di chiamarla opera d arte??? Un ammasso di schifezze….

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