NAPOLI – “Una nuova pesante tegola potrebbe cadere l’anno prossimo sugli utenti dal trasporto pubblico a Napoli – annuncia Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, da lustri impegnato a segnalare le vicende e purtroppo le continue disfunzioni che stanno caratterizzando la vita degli impianti a fune che collegano il quartiere Vomero agli altri quartieri della città -. Nel 2024 scade infatti il termine per i lavori della seconda revisione ventennale per la funicolare di Montesanto, un impianto che quotidianamente, nei giorni feriali, trasporta circa 12.500 viaggiatori, tra i quali molti turisti che si recano a visitare Castel Sant’Elmo e il museo di San Martino, costituendo inoltre un fondamentale nodo d’interscambio attraverso il collegamento con le stazioni della Cumana, della Circumflegrea e della linea 2 della metropolitana, presenti a valle dell’impianto “.
“Va ricordato infatti – sottolinea Capodanno – che la prima revisione ventennale della funicolare di Montesanto, in ottemperanza alle norme indicate nel decreto n. 23 del 2 gennaio 1985, in materia di varianti costruttive, di adeguamenti tecnici e di revisioni periodiche per i servizi di pubblico trasporto effettuati con impianti funicolari aerei e terrestri, comportò la chiusura dell’impianto a fune nel luglio del 2004, anche se, pure in quell’occasione, i lavori poterono iniziare solo dopo un anno dal fermo quando finalmente gli stessi furono appaltati. Di conseguenza solo nell’aprile del 2006, 21 mesi dopo la chiusura, la funicolare di Montesanto fu finalmente riaperta al pubblico “.
“Quello che più preoccupa – puntualizza Capodanno – è che i ritardi che si stanno accumulando per i lavori di revisione alla funicolare di Chiaia, che dovevano essere già effettuati nel 2017, evitando così la concomitanza con la scadenza degli analoghi lavori alla funicolare di Montesanto, ma che, dopo ben cinque proroghe annuali, hanno protratto la chiusura dell’impianto di via Cimarosa, avvenuta solo il 1° ottobre dell’anno scorso, possano comportare l’impossibilità di utilizzare, nello stesso periodo di fermo, entrambe le funicolari, la qual cosa implicherebbe che circa 30mila passeggeri, tanti sono gli utenti quotidiani dei due impianti a fune, tra i quali molti studenti e lavoratori, si troverebbero, nei giorni feriali, a dover affrontare il problema di come raggiungere le rispettive destinazioni, dal momento che notoriamente il trasporto pubblico su gomma a Napoli è del tutto insufficiente e peraltro non garantisce tempi di percorrenza rapidi e sicuri come quelli del trasporto su ferro, con ulteriore ingolfamento del già asfittico traffico cittadino “.
“Intanto – afferma Capodanno – nell’attesa che finalmente sortisca la fumata bianca con la pubblicazione del bando per i lavori da realizzare alla funicolare di Chiaia, dopo quasi quattro mesi di chiusura, considerando che, da un semplice calcolo dei tempi necessari, compresi collaudo e nulla osta dell’ANSFISA, l’ agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali che ha sostituito l’USTIF, se tutto va bene e non nascono ulteriori intoppi, l’impianto di via Cimarosa non potrà essere riaperto al pubblico se non nella primavera del 2024, è auspicabile che l’amministrazione comunale partenopea predisponga per tempo sia il progetto per i lavori di revisione ventennale per la funicolare di Montesanto, sia il reperimento delle relative risorse economiche necessarie, per l’insufficienza delle quali, va ricordato, sono andati deserti i due bandi precedenti per i lavori di revisione alla funicolare di Chiaia, valutando, alla bisogna, anche la possibilità di chiedere una proroga per l’effettuazione dei lavori alla funicolare di Montesanto per evitare la concomitante chiusura di entrambi gli impianti a fune “.
Con l’occasione Capodanno sollecita, ancora una volta, interventi tesi sia all’adeguamento dei mezzi su gomma in sostituzione della funicolare di Chiaia, da potenziare nonché da istituire anche per gli utenti delle stazioni intermedie di Palazzolo e di corso Vittorio Emanuele, sia per il prolungamento degli orari di esercizio della funicolare Centrale ripristinando quelli vigenti prima della pandemia. Viene altresì richiesta la riattivazione, in tempi rapidi, dell’ascensore presente nella stazione a monte della funicolare di Montesanto, fermo dall’ottobre dell’anno scorso, pare per la mancanza di un pezzo di ricambio, la qual cosa sta creando notevoli disagi, specialmente alle persone diversamente abili e alle mamme con passeggino.