NAPOLI – Si è incatenato ad un albero davanti l’ingresso di Palazzo San Giacomo per chiedere alle istituzioni cittadine di appoggiare la causa palestinese e dire basta a questo genocidio che dura da più di 100 giorni.

Omar Suleiman, rappresentante della comunità palestinese a Napoli, ha deciso di inscenare questa protesta alla quale hanno preso parte decine di attivisti partenopei e di semplici cittadini e studenti. In tanti con la bandiera palestinese e cartelli inneggianti alla pace hanno picchettato piazza municipio. Tra loro anche Padre Alex Zanotelli…

Il giorno della memoria è stato istituito affinché uno dei più grandi crimini contro l’umanità ad opera del regime nazista subìto da ebrei, slavi, omosessuali, comunisti, rom, sinti, jenish, testimoni di Geova, pentecostali, disabili fisici e mentali, discriminati per differenze etniche, religiose, ideologiche, politiche e fisiche, non si ripetesse mai più. Invece sembra che la storia si stia ripetendo.

“Il giorno della memoria – ha spiegato ai presenti Suleiman – è stato istituito affinché uno dei più grandi crimini contro l’umanità ad opera del regime nazista subìto da ebrei, slavi, omosessuali, comunisti, rom, sinti, jenish, testimoni di Geova, pentecostali, disabili fisici e mentali, discriminati per differenze etniche, religiose, ideologiche, politiche e fisiche, non si ripetesse mai più.

La data del 27 gennaio è pertanto fortemente simbolica in questo drammatico momento per il popolo palestinese e in tutta Italia si stanno organizzando migliaia di iniziative pro Palestina. Il governo di Netanyahu è un governo sionista dalle dichiarate modalità neonazifasciste e i popoli di ogni angolo del pianeta stanno manifestando per ribadire che uno sterminio non può e non deve giustificarne un altro come quello che si sta perpetrando contro il popolo palestinese e nella striscia di Gaza considerata il più grande campo di concentramento a cielo aperto. In memoria di quanti hanno perso la vita nei campi di concentramento, di quanti sono stati ignorati ed isolati nelle differenze che ne hanno determinato la brutale morte – ha concluso il proprio intervento Suleiman – il 27 gennaio 2024 saremo in piazza per la Palestina senza se e senza ma. Per dire mai più discriminazioni, mai più deportazioni mai più genocidi!”

In tarda mattinata il consiglio comunale di Napoli ha sospeso i lavori in via verdi e il cosigliere Sergio D’Angelo in rappresentanza del comune ha accolto Omar e una delegazione palestinese a Palazzo San Giacomo. In piazza tanti uomini e donne di Napoli che hanno commentato la posizione del comune e del sindaco Manfredi

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