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Napoli, riappaiono le scritte abusive in onore di Luigi Caiafa, il baby criminale morto durante una tentata rapina

Sono ricomparse le scritte abusive sui muri di Forcella in onore di Luigi Caiafa, il baby criminale morto durante una tentata rapina nel 2020. A denunciarlo è il deputato dell’Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che ha effettuato un sopralluogo nella zona.

“Pochi anni fa abbiamo fatto rimuovere altarini, striscioni e scritte illegali inneggianti a Luigi Caiafa, oggi ci ritroviamo di fronte a una nuova vergogna – ha dichiarato Borrelli – Luigi Caiafa è nato e cresciuto in un contesto criminale, con entrambi i genitori legati alle famiglie di camorra.

Il padre fu ucciso in un agguato poco dopo la sua morte, mentre il fratello è finito in carcere per aver ucciso, con un colpo di pistola partito per errore, almeno così ha affermato, il cugino Arcangelo Correa, vittima innocente.

Luigi è figlio di un’educazione criminale impartita dalla sua famiglia, e oggi assistiamo all’ennesimo tentativo di trasformarlo in un simbolo, distorcendo la realtà. Da poco sono tornati nel quartiere alcuni parenti di Caiafa e subito sono riapparse queste scritte infami. Ho già chiesto l’immediata rimozione, un gesto importante per ribadire forte e chiaro, ancora una volta, che c’è una Napoli che ripudia la violenza e la camorra.

La famiglia Caiafa deve pagare per il male che ha fatto. In contesti come questi è necessario intervenire con fermezza, sottraendo i figli a chi li condanna a una vita criminale prima ancora che possano scegliere un’alternativa. Non possiamo permettere che i bambini crescano in un ambiente in cui delinquere è la normalità.” Così conclude il deputato Borrelli.

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