Il deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, è giunto questa mattina a Soccavo per partecipare a un sopralluogo in un’area confiscata ad un camorrista della zona, Mario Belluno noto come ‘Squagliamaronna’ esponente di spicco del clan Grimaldi, interessata da un progetto di riqualificazione avviato da alcuni studenti del Dipartimento di architettura dell’Università Federico II. Nel corso della visita, Borrelli nota un’area attigua all’interno della quale sostavano decine di automobili, camion, roulotte, finanche alcune barche. Il civico di riferimento è seconda traversa di via dell’Epomeo. All’esterno un riferimento telefonico con un nome che lo stesso deputato provvede a contattare. Dopo poco si presentano alcune donne che si qualificano come la moglie e le figlie del boss deceduto, che tentano di aggredirlo per poi dileguarsi. Sempre nel corso della diretta Facebook avviata da Borrelli emergono tutti i particolari della gestione del parcheggio abusivo che ospita oltre cento stalli. Sul posto la Polizia di Stato e la Polizia municipale che stanno valutando il sequestro dell’area.
“Quanto accaduto dimostra come la camorra sappia mantenere il controllo del territorio, arruolando parenti e affini, anche dopo gli arresti e i sequestri. Al ras Belluno sono stati sequestrati beni per milioni di euro tra i quali numerosi appartamenti e negozi. Ho chiesto verifiche immediate anche su quest’area, che sarebbe in parte di proprietà di un privato e in parte sarebbe dell’Eav, adiacente a quella già sequestrata al boss, affinchè gli venga sottratta la gestione e sia smantellato il parcheggio abusivo che gestivano i suoi parenti da chissà quanto tempo. Per stessa ammissione della donna che lo gestiva ogni mese venivano corrisposti dei soldi senza alcun rilascio di scontrino, senza alcuna autorizzazione, con tanto di cartelli esposti con la P di parcheggio riservato ai ‘clienti’. Continuerò a seguire questa vicenda fin quando anche questo luogo non sarà sottratto alla camorra. Ci riprenderemo la città un pezzo alla volta. E per fare questo sosterrò sempre iniziative lodevoli come quella dei giovani studenti di architettura, motivo per il quale ero qui stamattina, che si impegnano per recuperare le aree sequestrate ai camorristi restituendoli ai cittadini. E’ questa la strada da seguire per cambiare la città”.
Gli studenti del dipartimento di architettura, partendo da un laboratorio fotografico, sono riusciti a coinvolgere parte della popolazione e dei commercianti nella progettazione della riqualificazione del bene confiscato. Nel corso della diretta di Borrelli hanno spiegato come, in collaborazione con l’associazione Pace abbiano condotto delle interviste le cui parole chiave sono state stampate ed esposte nell’area. “Solo attraverso il coinvolgimento attivo del quartiere – hanno spiegato i giovani protagonisti del progetto – è possibile cambiare il volto a questo luogo”.
Napoli, sopralluogo di Borrelli a Soccavo in un’area sequestrata a un camorrista: la moglie e le figlie del boss che tentano di aggredirlo
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