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Niente panni stesi a Napoli? Divieto scongiurato. Eliminata parte dedicata al decoro urbano. De Magistris attacca Manfredi

NAPOLI – L’immagine da cartolina, immortalata da foto di turisti di tutto il mondo e anche da scene di film famosi, non sarà cancellata. A Napoli si potranno ancora stendere i panni lungo i fili posti tra due balconi. È stata eliminata infatti dalla prima bozza del regolamento sicurezza del Comune, circolata ieri e preparata dagli uffici, la parte dedicata al decoro urbano nella quale si vietava di stendere i panni ai balconi. Bozza della quale riferivano oggi il Corriere della Sera ed il Corriere del Mezzogiorno. In una nota la giunta del Comune di Napoli sottolinea che “la sicurezza urbana è una priorità di questa amministrazione. Esclusivamente questo tema sarà oggetto, come annunciato quando fu emessa un’ordinanza ora in scadenza, di un apposito regolamento da approvare in Giunta per poi essere sottoposto al vaglio delle Commissioni competenti e poi del Consiglio comunale” e si specifica che “quanto alle misure relative al decoro urbano, pur necessarie per restituire un volto degno alla città lasciata nel totale degrado negli ultimi anni, non entrano in questo regolamento”. Tra le misure che saranno inserite nel regolamento sicurezza figura invece il contrasto alla vandalizzazione dei monumenti. L’articolo 11 al punto ‘e’ della bozza datata 14 giugno prevedeva il divieto di “stendere o appendere biancheria, panni, indumenti e simili al di fuori dei luoghi privati, nonchè alle finestre, sui terrazzi e balconi prospicienti la pubblica via quando ciò provochi gocciolamento sull’area pubblica”.

L’ATTACCO DELL’EX SINDACO

“Il Sindaco che non c’è finalmente batte un colpo: vieta di stendere i panni sui balconi e le finestre di Napoli e vieta di giocare a pallone. Questa è la sua visione di città. Ma Manfredi è o’ ver’ o ci fa ? “
Lo afferma Luigi de Magistris
“Dopo il flop movida, le mazzate ai commercianti e ai giovani, se la prende pure con i panni stesi e con il pallone, nella città degli scugnizzi e di Maradona. La verità è che Napoli non gli va giù, così come al suo capo politico De Luca. Sempre peggio sta andando professore Manfredi, Lei Napoli non la conosce e non la sente nel cuore e nell’anima. Si vede, basta guardarla in faccia. “ prosegue l’ex Sindaco di Napoli
“Napoli è un pezzo grande del cuore, non è una poltrona da scaldare per mettersi a posto il portafoglio e la famiglia con la quadruplicazione dello stipendio e gestire nelle stanze del compromesso morale e politico il malloppo dello scandaloso patto per Napoli. Giù la maschera professore, la verità amara è che Lei non è napoletano e non lo vuole nemmeno essere.” conclude de Magistris.

I VERDI

“Il regolamento per il decoro urbano ha tantissimi elementi positivi che noi sosteniamo da anni. Eliminando la parte meno importante e folkloristica dei panni stesi o dell’uso del pallone noi riteniamo sia fondamentale che venga portato avanti. La nostra richiesta principale è che una volta emanato ci siano effettivamente sanzioni e controlli. Altrimenti ci troveremo dinnanzi all’ennesimo fuoco di paglia” dichiarano il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli e quello comunale del Sole che Ride Luigi Carbone commentando la notizia diffusa dal Corriere del Mezzogiorno.
” In particolare riteniamo giustissimo il regolamento nella parte che riguarda la pubblica incolumità, dove viene fatto tra l’altro divieto di “esplodere fuochi d’artificio in luoghi pubblici o aperti al pubblico”. Viene inoltre fatto divieto di buttare a terra mozziconi di sigaretta o gomme da masticare.
Dal punto di vista dell’igiene e del decoro urbano – oltre a tutta una serie di prescrizioni relative al divieto di vandalizzare o imbrattare il patrimonio della città – il regolamento vieta di “lanciare palloncini gonfiati ad elio durante feste o cerimonie”, “entrare, anche parzialmente, tuffarsi o fare il bagno nelle vasche e nelle fontane pubbliche” (che non possono essere utilizzate per lavare le macchine); rovistare nella spazzatura, collocare volantini sulle auto o nelle buche delle lettere (il volantinaggio è consentito ma senza “causare disturbo alle persone”); consumare cibi e bevande
seduti su monumenti, scalinate e comunque “recando disagio” e fuori dai luoghi a ciò destinati; “collocare lungo le strade altarini celebrativi, edicole e cappelle votive senza la prescritta autorizzazione”. Inoltre, a tutela delle gallerie monumentali (in particolare la Umberto I e la Principe di Napoli), è vietato, tra l’altro, giocare a pallone, circolare in monopattino o con i pattini, coi carrelli per la spesa.
C’è una parte che riguarda i parcheggiatori abusivi, un fenomeno diffuso che l’amministrazione intende stroncare sanzionando anche “colui che lascia in custodia l’auto”. Noi siamo assolutamente favorevoli al pugno duro2 concludono Borrelli e Carbone.

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