NAPOLI – “A poche ore di distanza dal lancio della campagna contro il caporalato da tastiera sono giunte diverse segnalazioni di offerte di lavoro indecenti promosse tramite i social network. Un’azienda di Marano cerca un magazziniere e scaffalista e per 11 ore al giorno, dal lunedì al sabato, offre 1000 euro al mese, vale a dire 3,50 euro l’ora. La stessa azienda propone anche un part-time da 550 euro mensili ancora più mortificante; per lavorare in una impresa di pulizie ad Agnano per 30 ore settimanali riconoscono 400/500 euro mensili, poco meno di 4 euro l’ora. In un ristorante di Nola per il ruolo di lavapiatti, sette ore per turno, offrono trai 600 e i 700 euro mensili, poco più di tre euro l’ora. Parliamo di cifre assolutamente al di sotto di quanto sia dignitoso riconoscere a un lavoratore, senza contare la totale assenza di tutele e di garanzie oltre alla mancanza di previsione di riconoscimenti in caso di lavoro straordinario. Una vera e propria giungla, popolata di approfittatori senza scrupoli che lucrano sulla fame di lavoro che c’è nella nostra provincia. A chi cerca un’occupazione dico di continuare a segnalare questi casi vergognosi che provvederemo a girare agli uffici competenti dell’Ispettorato del Lavoro per gli opportuni controlli”. Lo ha detto il deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che subito dopo aver lanciato la campagna contro il caporalato da tastiera sta ricevendo numerose segnalazioni dagli utenti.
Nuove segnalazioni di offerte indecenti. Tariffe orarie da fame. In tanti aderiscono alla campagna contro il caporalato da tastiera
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