NAPOLI – Ha il sapore della beffa l’inserimento di segnaletica davanti all’ingresso del parco Mascagna, inopinatamente chiuso da 310 giorni, con la quale si individua, nell’ambito del piano di prevenzione dei rischi da bradisismo, il Parco Mascagna. Ovviamente sono riprese le polemiche e le proteste da parte dei cittadini che in questo infuocato mese di luglio, sono costretti a privarsi dell’unico spazio di vivibilità del quartiere, ma soprattutto, contestano la totale mancanza di informazione circa le motivazioni per cui questo parco è diventato la “croce nera” dell’intera collettività collinare.

“Chiediamo, ovviamente, di conseguenza, la revisione del piano di evacuazione e l’analisi del rischio effettuata di tutto il quartiere, per evidente incongruenza con la realtà dello stato dei luoghi – dichiarano i consiglieri Verdi Rino Nasti e Luca Bonetti.

“È incredibile che sia passato un anno da quando è stato chiuso questo piccolo parco – dichiara il deputato Francesco Emilio Borrelli – i cui lavori dovevano durare pochi mesi e invece è diventato un calvario a causa di inefficienze amministrative, sciatteria burocratica e strafottenza politica. Un simbolo di come non si dovrebbe operare nel pubblico”.

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