“Dal momento che sono ripresi il 4 settembre scorso, come riportato anche nel cartello di cantiere, sono già trascorsi 50 dei cento giorni, la metà dunque, concessi alla ditta TEKNO GREEN S.R.L., subentrata alla precedente per completare la riqualificazione del parco comunale Mascagna, chiuso dall’8 settembre dell’anno scorso, quindi da più di un anno. Stando a un semplice calcolo matematico i lavori dovrebbero terminare il 13 dicembre prossimo e il parco dovrebbe riaprire prima delle festività. Ma, al riguardo, anche osservando lo stato nel quale si trova attualmente l’unico spazio a verde attrezzato presente in zona, c’è molto scetticismo tra i residenti, al punto che si sono intensificate anche le manifestazioni di protesta, mediamente una alla settimana “. A tenere la contabilità, richiamando ancora una volta l’attenzione anche della magistratura sui gravi quanto, a tutt’oggi, ingiustificati ritardi nell’esecuzione dei lavori nel parco comunale, è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, che, tra l’altro, ha lanciato sulla piattaforma change org, una petizione con la richiesta delle dimissioni dell’assessore al verde del Comune di Napoli, Vincenzo Santagada, segnatamente a ragione delle vicende che hanno portato alla lunga quanto ingiustificata chiusura del parco comunale in questione, petizione che ha superato le 700 sottoscrizioni.
“Va peraltro evidenziato – sottolinea Capodanno – che rispetto alle dichiarazioni rilasciate in precedenza dallo stesso assessore comunale al verde, la durata dei lavori è già stata allungata da 90 a 100 giorni. Da quanto comunque si è potuto osservare nel sopralluogo effettuato in data odierna, anche tenendo conto del numero di giorni nei quali non si sono visti operai al lavoro ma pure per l’esiguo numero persone impegnate quando i lavori vengono effettuati, non appare niente affatto credibile che venga rispettato il termine indicato. Al momento infatti si notano ancora tantissimi cumuli di detriti e materiali di risulta ma anche di rami di alberi che continuano a essere tagliati mente del nuovo assetto del parco non si vede ancora nulla “.
“A subire le conseguenze di questo stato di cose – puntualizza Capodanno – è anche l’opera d’arte in bronzo: “Pulcinella il dubbio dell’uovo”, realizzata nel 1996 dal maestro Lello Esposito, posta in un prato nei pressi dell’ingresso su via Pacio Bertini. Prato che, nel frattempo, è stato trasformato anch’esso in una sorta di discarica. La scultura in questione, ad altezza di bambino, originariamente aveva due manine che però nottetempo furono rubate, lasciando una cavità che l’autore decise di riempire con un cuore. Essa, molto bella e apprezzata, soprattutto dai tanti bimbi che, quando il parco era ancora aperto, avevano occasione di poterla ammirare, andava temporaneamente collocata in un luogo più consono, in attesa del completamento dei lavori di riqualificazione del parco ”
“Sulla vicenda – aggiunge Capodanno – restano ancora senza risposte le tante domande che sono state rivolte, in più occasioni, allo stesso assessore comunale al verde. Queste alcune. Perché non sono stati mai resi noti i motivi per i quali la ditta aggiudicataria, dopo aver abbattuto 23 alberi, ha rinunciato a proseguire i lavori agli inizi del mese di luglio scorso? Perché si sono cumulati altri ritardi nell’individuare la nuova ditta alla quale assegnare l’appalto, che ha ripreso le attività solo il 4 settembre successivo, quando bisognava semplicemente scorrere la graduatoria? Come è stato determinato il nuovo importo dei lavori in circa 200mila euro, visto che una parte delle somme stanziate originariamente sarà stata presumibilmente pagata per i lavori eseguiti dalla prima ditta? Come si giustifica che, per un’area a verde di poco più di un ettaro, sia occorso tanto tempo per una riqualificazione peraltro programmata da tempo, con tanto di progetto esecutivo, cambiato però in corso d’opera? “.
Domande per rispondere alle quali viene ancora una volta sollecitata l’apertura di un’indagine da parte della Magistratura inquirente.
“Non ci sono ancora certezze sulla fine dei lavori al Parco Mascagna, al Vomero”. Così Gianluca Daniele, dirigente Cgil, sullo stato dei giardinetti di via Ruoppolo, ormai chiusi da settembre 2023: “Un mese fa abbiamo manifestato assieme alle associazioni del territorio e ai cittadini ottenendo rassicurazioni sul rispetto dei tempi di riapertura. Purtroppo non è così e di questo passo, la data prevista nel mese di dicembre salta. È una vergogna. La gestione del verde pubblico resta un grosso problema di Napoli. La settimana prossima chiederemo, assieme alle tante associazioni, un incontro al sindaco Manfredi per avere certezze su uno dei pochi polmoni verdi della città”.