NAPOLI – 22 persone sono state denunciate dalla Guardia di Finanza di Napoli, al termine di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica partenopea, che avrebbero fatto parte di una organizzazione dedita alla contraffazione dei marchi.
In particolare, i Baschi Verdi del Gruppo Pronto Impiego hanno disarticolato una “filiera del falso” sequestrando, tra i quartieri di Secondigliano, Pendino, Vasto, Pianura ed i comuni di Giugliano e Casalnuovo, oltre mezzo milione tra capi di abbigliamento, accessori ed etichette contraffatti, 17 tra opifici e depositi clandestini e 873 macchinari.
L’indagine ha preso al via dall’individuazione di laboratori irregolari di produzione, assemblaggio e confezionamento dei capi d’abbigliamento falsi e dalla successiva scoperta di siti di approvvigionamento dei capi privi di marchi, sui quali venivano apposti i loghi e le etichette contraffatte di noti brand.
Gli opifici erano organizzati con macchinari e persone in grado di seguire tutti gli step economici, dalla produzione alla commercializzazione della merce falsa, quest’ultima destinata sia alla vendita diretta agli acquirenti sia sulle bancarelle all’interno del mercato della “Maddalena” di Napoli.
Durante gli accertamenti, inoltre, è stato riscontrato, che 2 laboratori clandestini si approvvigionavano di energia elettrica attraverso allacci abusivi alla rete pubblica realizzati con il sistema del “by-pass”, che permetteva di utilizzare l’elettricità senza far rilevare il consumo dai contatori.
Ammonta a circa 6 milioni di euro il valore sul mercato della merce sequestrata.