NAPOLI – Pietro Ioia è il Garante dei detenuti della città di Napoli e sarà dunque un nuovo punto di riferimento per gli oltre 3.500 cittadini che si trovano ristretti nelle carceri presenti nel capoluogo campano. Una figura, quella del Garante cittadino dei detenuti, che si andrà ad affiancare a quella del Garante regionale attualmente ricoperta da Samuele Ciambriello.
La nomina di Pietro Ioia rappresenta il coronamento di una battaglia che ha visto impegnati i Radicali per il Mezzogiorno Europeo fin dalla fine del 2017 con la richiesta al sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, di istituire la figura del Garante cittadino dei detenuti, portata avanti con numerosi tavoli di raccolta firme all’esterno del carcere di Poggioreale.
Per l’associazione Radicali per il Mezzogiorno Europeo si tratta di un successo su tutta la linea, dato che oltre all’istituzione del Garante cittadino è arrivata anche la nomina in capo alla persona individuata dall’associazione per ricoprire tale incarico. A commento della nomina di Pietro Ioia, le parole dell’avvocato Raffaele Minieri, della direzione nazionale di Radicali Italiani nonché socio fondatore dei Radicali per il Mezzogiorno Europeo ed ideatore della proposta di istituzione del Garante dei diritti dei detenuti della città di Napoli: “Riteniamo che Pietro Ioia sia la migliore scelta possibile – ha dichiarato Raffaele Minieri -. È già di fatto il Garante dei diritti dei detenuti.
Il suo impegno per gli ultimi è un esempio per tutti. Noi gli abbiamo riconosciuto da sempre questo ruolo. Pietro ha fatto le visite ispettive nelle carceri insieme a noi Radicali per il Mezzogiorno Europeo fino a quando non gli è stata negata l’autorizzazione”. Minieri ha poi ricordato un evento che avrà luogo domenica prossima, allorquando si terrà il secondo congresso dell’associazione Radicali per il Mezzogiorno Europeo: “Domenica 15 dicembre (dalle ore 10 presso il caffè letterario “Il tempo del vino e delle rose” in piazza Dante, 44) ci sarà il nostro congresso e sarà l’occasione per rilanciare le nostre iniziative: mobilitazione ad oltranza e tutela in tutte le sedi dei diritti dei cittadini detenuti”.
“Non posso che dissentire profondamente con la decisione del Comune di Napoli di nominare Pietro Ioia garante dei detenuti della città. Si tratta di un soggetto con una visione distorta della legalità come testimoniano gli scontri televisivi che ho avuto con lui. Ioia, durante una puntata di “Non è l’Arena”, è arrivato a sostenere che la metà dei parcheggiatori abusivi non sono estorsori e rappresentano dunque delle persone perbene che vanno tollerate. Dinanzi alle mie rimostranze non trovò di meglio che scadere nel benaltrismo, blaterando di malapolitica e non meglio specificate politiche sociali a favore di questi delinquenti. Restiamo stupefatti che si affidi un ruolo tanto delicato ad un soggetto del genere”. Lo afferma il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. “Tra l’altro – prosegue Borrelli – il bando richiedeva come requisito l’integrità morale. Stiamo parlando di un ex narcotrafficante che non mi pare risponda al profilo delineato dalla delibera. Tantomeno possiede le competenze e la formazione professionale richieste”.
Pietro Ioia è il nuovo Garante dei Detenuti della città di Napoli. Borrelli (#Verdi): “Lo stesso individuo che sostiene che la metà dei parcheggiatori abusivi sono brave persone. Personaggio con una visione distorta della legalità e privo dei requisiti di integrità morale contenuti nel bando”“Non posso che dissentire profondamente con la decisione del Comune di Napoli di nominare Pietro Ioia garante dei detenuti della città. Si tratta di un soggetto con una visione distorta della legalità come testimoniano gli scontri televisivi che ho avuto con lui. Ioia, durante una puntata di “Non è l’Arena”, è arrivato a sostenere che la metà dei parcheggiatori abusivi non sono estorsori e rappresentano dunque delle persone perbene che vanno tollerate. Dinanzi alle mie rimostranze non trovò di meglio che scadere nel benaltrismo, blaterando di malapolitica e non meglio specificate politiche sociali a favore di questi delinquenti. Restiamo stupefatti che si affidi un ruolo tanto delicato ad un soggetto del genere”. Lo afferma il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. “Tra l’altro – prosegue Borrelli – il bando richiedeva come requisito l’integrità morale. Stiamo parlando di un ex narcotrafficante che non mi pare risponda al profilo delineato dalla delibera. Tantomeno possiede le competenze e la formazione professionale richieste”.
Pubblicato da Francesco Emilio Borrelli su Martedì 10 dicembre 2019